Talált 2797 Eredmények: Mosè e faraone dell'Egitto

  • Se poi, nella tua fortuna, volessi ricordarti che sono stato con te, trattami, ti prego, con bontà: ricordami al faraone per farmi uscire da questa casa. (Genesi 40, 14)

  • e nel canestro che stava di sopra c'era ogni sorta di cibi per il faraone, quali si preparano dai panettieri. Ma gli uccelli li mangiavano dal canestro che avevo sulla testa". (Genesi 40, 17)

  • Fra tre giorni il faraone solleverà la tua testa e ti impiccherà a un palo e gli uccelli ti mangeranno la carne addosso". (Genesi 40, 19)

  • Appunto al terzo giorno, che era il giorno natalizio del faraone, questi fece un banchetto per tutti i suoi ministri e allora sollevò la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi ministri. (Genesi 40, 20)

  • Reintegrò il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere, perché porgesse la coppa al faraone; (Genesi 40, 21)

  • Due anni dopo, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo. (Genesi 41, 1)

  • Le vacche brutte di aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò. (Genesi 41, 4)

  • Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Il faraone si svegliò: era stato un sogno. (Genesi 41, 7)

  • Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone raccontò loro il sogno, ma nessuno sapeva interpretarlo al faraone. (Genesi 41, 8)

  • Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: "Io devo ricordare oggi le mie colpe. (Genesi 41, 9)

  • Il faraone si era adirato contro i suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, sia me sia il capo dei panettieri. (Genesi 41, 10)

  • Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo; egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone. (Genesi 41, 14)


“A pessoa que nunca medita é como alguém que nunca se olha no espelho e, assim, não se cuida e sai desarrumada. A pessoa que medita e dirige seus pensamentos a Deus, que é o espelho de sua alma, procura conhecer seus defeitos, tenta corrigi-los, modera seus impulsos e põe em ordem sua consciência.” São Padre Pio de Pietrelcina