Talált 56 Eredmények: Storia di Abner

  • Ed ecco, gli uomini di Davide e Ioab tornavano da una scorreria e portavano con sé grande bottino. Abner non era più con Davide in Ebron, perché questi lo aveva congedato, ed egli era partito in pace. (Samuele 2 3, 22)

  • Quando arrivarono Ioab e la sua truppa, fu riferito a Ioab: «E' venuto dal re Abner figlio di Ner ed egli l'ha congedato e se n'è andato in pace». (Samuele 2 3, 23)

  • Ioab si presentò al re e gli disse: «Che hai fatto? Ecco, è venuto Abner da te; perché l'hai congedato ed egli se n'è andato? (Samuele 2 3, 24)

  • Non sai chi è Abner figlio di Ner? E' venuto per ingannarti, per conoscere le tue mosse, per sapere ciò che fai». (Samuele 2 3, 25)

  • Ioab si allontanò da Davide e mandò messaggeri dietro Abner e lo fece tornare indietro dalla cisterna di Sira, senza che Davide lo sapesse. (Samuele 2 3, 26)

  • Abner tornò a Ebron e Ioab lo prese in disparte in mezzo alla porta, come per parlargli in privato, e qui lo colpì al basso ventre e lo uccise, per vendicare il sangue di Asaèl suo fratello. (Samuele 2 3, 27)

  • Davide seppe più tardi la cosa e protestò: «Sono innocente io e il mio regno per sempre davanti al Signore del sangue di Abner figlio di Ner. (Samuele 2 3, 28)

  • Ioab e suo fratello Abisài avevano trucidato Abner, perché aveva ucciso Asaèl loro fratello a Gàbaon in battaglia. (Samuele 2 3, 30)

  • Davide disse a Ioab e a tutta la gente che era con lui: «Stracciatevi le vesti, vestitevi di sacco e fate lutto davanti ad Abner». Anche il re Davide seguiva la bara. (Samuele 2 3, 31)

  • Seppellirono Abner in Ebron e il re levò la sua voce e pianse davanti al sepolcro di Abner; pianse tutto il popolo. (Samuele 2 3, 32)

  • Il re intonò un lamento funebre su Abner e disse: doveva dunque Abner morire? (Samuele 2 3, 33)

  • Tutto il popolo, cioè tutto Israele, fu convinto in quel giorno che la morte di Abner figlio di Ner non era stata provocata dal re. (Samuele 2 3, 37)


“Para mim, Deus está sempre fixo na minha mente e estampado no meu coração.” São Padre Pio de Pietrelcina