Talált 19838 Eredmények: lì
cinnamòmo e spezie, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, cocchi, schiavi e vite umane. (Apocalisse 18, 13)
«I frutti che ti piacevano tanto, tutto quel lusso e quello splendore sono perduti per te, mai più potranno trovarli». (Apocalisse 18, 14)
e gridano guardando il fumo del suo incendio: «Quale città fu mai somigliante all'immensa città?». (Apocalisse 18, 18)
Esulta, o cielo, su di essa, e voi, santi, apostoli, profeti, perché condannando Babilonia Dio vi ha reso giustizia!». (Apocalisse 18, 20)
La voce degli arpisti e dei musici, dei flautisti e dei suonatori di tromba, non si udrà più in te; ed ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; e la voce della mola non si udrà più in te; (Apocalisse 18, 22)
e la luce della lampada non brillerà più in te; e voce di sposo e di sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra; perché tutte le nazioni dalle tue malìe furon sedotte. (Apocalisse 18, 23)
perché veri e giusti sono i suoi giudizi, egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!». (Apocalisse 19, 2)
E per la seconda volta dissero: Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!». (Apocalisse 19, 3)
Allora i ventiquattro vegliardi e i quattro esseri viventi si prostrarono e adorarono Dio, seduto sul trono, dicendo: (Apocalisse 19, 4)
Partì dal trono una voce che diceva: voi tutti, suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi!». (Apocalisse 19, 5)
le hanno dato una veste di lino puro splendente». (Apocalisse 19, 8)
Allora l'angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!». Poi aggiunse: «Queste sono parole veraci di Dio». (Apocalisse 19, 9)