Talált 208 Eredmények: saggio consiglio

• Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Quale il vantaggio del povero che sa comportarsi bene di fronte ai viventi? (Qoelet (Ecclesiaste) 6, 8)

• Meglio ascoltare il rimprovero del saggio che ascoltare il canto degli stolti: (Qoelet (Ecclesiaste) 7, 5)

• Il mal tolto rende sciocco il saggio e i regali corrompono il cuore. (Qoelet (Ecclesiaste) 7, 7)

• Non esser troppo scrupoloso né saggio oltre misura. Perché vuoi rovinarti? (Qoelet (Ecclesiaste) 7, 16)

• La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città. (Qoelet (Ecclesiaste) 7, 19)

• Tutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: «Voglio essere saggio!», ma la sapienza è lontana da me! (Qoelet (Ecclesiaste) 7, 23)

• Chi è come il saggio? Chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza dell'uomo ne rischiara il volto, ne cambia la durezza del viso. (Qoelet (Ecclesiaste) 8, 1)

• Chi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio. (Qoelet (Ecclesiaste) 8, 5)

• allora ho osservato tutta l'opera di Dio, e che l'uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla. (Qoelet (Ecclesiaste) 8, 17)

• Si trovava però in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città; eppure nessuno si ricordò di quest'uomo povero. (Qoelet (Ecclesiaste) 9, 15)

• Le parole della bocca del saggio procurano benevolenza, ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina: (Qoelet (Ecclesiaste) 10, 12)

• Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò anche la scienza al popolo; ascoltò, indagò e compose un gran numero di massime. (Qoelet (Ecclesiaste) 12, 9)