Corinzi 2, 6
4. ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fortezza, nelle tribolazioni, nelle angustie, nelle ansie,
4. ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fortezza, nelle tribolazioni, nelle angustie, nelle ansie,
Il capitolo 6 di 2 Corinzi affronta questioni relative al ministero cristiano e alla comunione con Dio. Paolo parla della necessità di separarsi dal mondo e di vivere una vita consacrata a Dio, sottolineando l'importanza della grazia di Dio per questo. Descrive anche le sfide e le difficoltà che affronta come un apostolo, ma mette in evidenza la speranza e la vittoria che ha in Cristo.
2 Corinzi 6:1-2- "E, lavorando con lui con lui, ti esortiamo anche a non ricevere la grazia di Dio invano (perché dice, sento in tempo accettabile e ti aiutiamo il giorno della salvezza ; Qui ora il tempo accettabile, ecco ora il giorno della salvezza). " Paolo sottolinea l'importanza di ricevere la grazia di Dio e pentirsi in modo tempestivo, evidenziando l'urgenza della salvezza.
2 Corinzi 6:14 - "Non attaccarti a un giogo ineguale con i non credenti; perché la società ha giustizia con ingiustizia? Paolo avverte i Corinzi di non unirsi ai non credenti nei loro sforzi ministeriali o alla loro vita personale, sottolineando la necessità di mantenere una separazione dal mondo.
2 Corinzi 6:17 - "Così li ho lasciati e a parte, dì il Signore; e tu non tocchi nulla sporco, e io ti riceverò." Paolo cita Isaia per enfatizzare l'importanza di separarsi dal mondo e essere consacrato a Dio, affermando che ciò comporterà una più profonda comunione con lui.
2 Corinzi 6:4-5- "Ma in tutto ciò che raccomandiamo noi stessi come ministri di Dio; in molta pazienza, afflizioni, bisogni, angoscia, nella frusta, nelle carceri, i disordini, il lavoro, la veglia, nei digiuno." Paolo descrive le sfide che deve affrontare come un apostolo, tra cui persecuzione e difficoltà, sottolineando la necessità di perseveranza e raccomandandosi come ministro di Dio.
2 Corinzi 6:18 - "E io sarò per te Padre, e per me sarai figli e figlie, dice l'onnipotente Signore." Paolo termina il capitolo con una citazione di Isaia, sottolineando la promessa che coloro che si separano dal mondo e si consacrano a Dio saranno considerati bambini e figlie.
“Mesmo a menor transgressão às leis de Deus será levada em conta.” São Padre Pio de Pietrelcina