Esodo, 4

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Mosè replicò dicendo: "Ecco, non mi crederanno, non daranno ascolto alla mia voce, ma diranno: "Non ti è apparso il Signore!"".

2 Il Signore gli disse: "Che cosa hai in mano?". Rispose: "Un bastone".

3 Riprese: "Gettalo a terra!". Lo gettò a terra e il bastone diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a fuggire.

4 Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano e prendilo per la coda!". Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano.

5 "Questo perché credano che ti è apparso il Signore, Dio dei loro padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe".

6 Il Signore gli disse ancora: "Introduci la mano nel seno!". Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco, la sua mano era diventata lebbrosa, bianca come la neve.

7 Egli disse: "Rimetti la mano nel seno!". Rimise in seno la mano e la tirò fuori: ecco, era tornata come il resto della sua carne.

8 "Dunque se non ti credono e non danno retta alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo!

9 Se non crederanno neppure a questi due segni e non daranno ascolto alla tua voce, prenderai acqua del Nilo e la verserai sulla terra asciutta: l'acqua che avrai preso dal Nilo diventerà sangue sulla terra asciutta".

10 Mosè disse al Signore: "Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono stato né ieri né ieri l'altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua".

11 Il Signore replicò: "Chi ha dato una bocca all'uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore?

12 Ora va'! Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai dire".

13 Mosè disse: "Perdona, Signore, manda chi vuoi mandare!".

14 Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: "Non vi è forse tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui sa parlare bene. Anzi, sta venendoti incontro. Ti vedrà e gioirà in cuor suo.

15 Tu gli parlerai e porrai le parole sulla sua bocca e io sarò con la tua e la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare.

16 Parlerà lui al popolo per te: egli sarà la tua bocca e tu farai per lui le veci di Dio.

17 Terrai in mano questo bastone: con esso tu compirai i segni".

18 Mosè partì, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: "Lasciami andare, ti prego: voglio tornare dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi!". Ietro rispose a Mosè: "Va' in pace!".

19 Il Signore disse a Mosè in Madian: "Va', torna in Egitto, perché sono morti quanti insidiavano la tua vita!".

20 Mosè prese la moglie e i figli, li fece salire sull'asino e tornò nella terra d'Egitto. E Mosè prese in mano il bastone di Dio.

21 Il Signore disse a Mosè: "Mentre parti per tornare in Egitto, bada a tutti i prodigi che ti ho messi in mano: tu li compirai davanti al faraone, ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il popolo.

22 Allora tu dirai al faraone: "Così dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito.

23 Io ti avevo detto: lascia partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire: ecco, io farò morire il tuo figlio primogenito!"".

24 Mentre era in viaggio, nel luogo dove pernottava, il Signore lo affrontò e cercò di farlo morire.

25 Allora Sipporà prese una selce tagliente, recise il prepuzio al figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: "Tu sei per me uno sposo di sangue".

26 Allora il Signore si ritirò da lui. Ella aveva detto "sposo di sangue" a motivo della circoncisione.

27 Il Signore disse ad Aronne: "Va' incontro a Mosè nel deserto!". Egli andò e lo incontrò al monte di Dio e lo baciò.

28 Mosè riferì ad Aronne tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e tutti i segni con i quali l'aveva accreditato.

29 Mosè e Aronne andarono e radunarono tutti gli anziani degli Israeliti.

30 Aronne parlò al popolo, riferendo tutte le parole che il Signore aveva detto a Mosè, e compì i segni davanti agli occhi del popolo.

31 Allora il popolo credette. Quando udirono che il Signore aveva visitato gli Israeliti e che aveva visto la loro afflizione, essi si inginocchiarono e si prostrarono.




Versículos relacionados com Esodo, 4:

Il capitolo 4 dell'Esodo narra la continuazione della conversazione tra Dio e Mosè, dopo essere stato chiamato a liberare il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto. Mosè esprime i suoi dubbi e le preoccupazioni per la sua capacità di guidare il popolo e convincere il faraone a lasciarli andare. Dio quindi compie alcuni segni e miracoli per dimostrare il suo potere a Mosè e dimostrare che sarà con lui nella sua missione. Successivamente, cinque versetti relativi agli argomenti affrontati in Esodo 4:

Genesi 12:2: "E ti farò una grande nazione e ti benedico, e io amplificherò il tuo nome; e sarai una benedizione." Questo verso mette in evidenza come Dio ha promesso di benedire e moltiplicare la prole di Abramo e come questa promessa sia rilevante per la storia dell'Esodo, poiché il popolo di Israele è un discendente di Abramo ed è la nazione che Dio gli ha promesso.

Isaia 41:20: "Che tutti possano vedere e conoscere, e considerare e insieme capire che la mano del Signore ha fatto questo, e il santo di Israele lo ha creato". Questo verso evidenzia come Dio usa segni e miracoli per mostrare il suo potere e dimostrare che sei con i tuoi seguaci. Ciò è rilevante per il capitolo 4 di Esodo, in cui Dio compie segni e miracoli per convincere Mosè e il popolo di Israele del suo potere.

Salmo 77:14: "Sei il Dio che ha fatto miracoli; hai fatto conoscere la tua forza tra i popoli". Questo verso mette anche in evidenza la capacità di Dio di compiere segni e miracoli per mostrare il suo potere e fare la sua volontà. Ciò è rilevante per la storia dell'Esodo, in cui Dio usa segni e miracoli per liberare il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto.

Isaia 42:8: "Io sono il Signore; questo è il mio nome; la mia gloria, per un altro non darò, né la mia lode alle immagini della scultura." Questo verso evidenzia l'unicità e l'esclusività di Dio come l'unico vero Dio. Ciò è rilevante per la storia dell'Esodo, per la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto è una testimonianza del potere unico ed esclusivo di Dio.

Salmo 121:2: "Il mio aiuto viene dal Signore, che ha creato il cielo e la terra". Questo verso evidenzia l'importanza di fidarsi di Dio per aiuto e protezione piuttosto che fidarsi delle nostre capacità o risorse. Ciò è rilevante per il capitolo 4 di Esodo, in cui Mosè esprime dubbi e preoccupazioni per la sua capacità di guidare il popolo di Israele, e Dio gli mostra che sarà con lui nella sua missione.





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