Geremia, 17

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro, è inciso con punta di diamante sulla tavola del loro cuore e sui corni dei loro altari.

2 Così i loro figli ricorderanno i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati,

3 sui monti e in aperta campagna. "I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, come ricompensa per tutti i peccati commessi in tutti i tuoi territori.

4 Dovrai ritirare la mano dall'eredità che ti avevo dato; ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre". Così dice il Signore:

5 "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore.

6 Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.

7 Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia.

8 È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti.

9 Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere?

10 Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.

11 È come una pernice che cova uova altrui, chi accumula ricchezze in modo disonesto. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla fine apparirà uno stolto".

12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario!

13 O speranza d'Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato il Signore, fonte di acqua viva.

14 Guariscimi, Signore, e guarirò, salvami e sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto.

15 Essi mi dicono: "Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente!".

16 Io non ho insistito presso di te per la sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.

17 Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.

18 Siano confusi i miei avversari, non io, si spaventino loro, non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili due volte.

19 Il Signore mi disse: "Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme.

20 Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte.

21 Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme.

22 Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri.

23 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione.

24 Se mi ascolterete sul serio - oracolo del Signore -, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro,

25 entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre.

26 Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore.

27 Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà".




Versículos relacionados com Geremia, 17:

Geremia 17 avverte il popolo di Giuda della maledizione che cade su coloro che si fidano di se stessi e degli idoli, piuttosto che fidarsi di Dio. Parla anche della benedizione e della prosperità che deriva dalla fiducia in Dio e dall'obbedienza ai suoi comandamenti. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo, in ordine di vicinanza ai temi:

Salmo 118:8-9: "È meglio fidarsi del Signore che confidare nell'uomo. È meglio fidarsi del Signore che fidarsi dei principi." Questo verso parla dell'importanza di fidarsi di Dio piuttosto che fidarsi della saggezza e del potere umani.

Geremia 7:23: "Ma questo ho ordinato loro, dicendo: ascolta la mia voce, e io sarò il tuo Dio, e tu sarai il mio popolo; e camminerai fino in fondo che ti manderò, così bene." Questo versetto parla della promessa di Dio di essere il Dio del suo popolo se obbediscono alla sua voce e camminano nei suoi modi.

Proverbi 3:5-6: "Fidati del Signore di tutto il tuo cuore e non mescolare la tua comprensione. Lo riconosce in tutti i tuoi modi e raddrizzerà i tuoi percorsi". Questo verso parla dell'importanza di fidarsi di Dio e di riconoscerlo in tutti i nostri modi in modo che possa dirigere i nostri passi.

Geremia 9:23-24: "Così dice il Signore, non gloria il saggio nella sua saggezza, né glorioso il forte nella sua forza; non gloria i ricchi delle sue ricchezze .: Comprendere e conoscermi, che io sono il Signore, che faccio misericordia, giudizio e giustizia sulla terra; per queste cose che mi piacciono, dire il Signore ". Questo verso parla dell'importanza di conoscere e glorificare Dio piuttosto che glorizzare la saggezza, la forza o le ricchezze umane.

Salmo 1:1-3: "Benedetto è l'uomo che non cammina secondo il Consiglio dei Wicked, né si tiene sulla strada per i peccatori, né riposare al volante degli Shoffers. Prima di avere il suo piacere nel Legge del Signore, e nella sua legge medita il giorno e la notte. Perché sarà come l'albero piantato dai flussi d'acqua, che porta i suoi frutti nella sua stessa stagione e le cui foglie non cadono; e qualunque cosa prospera . " Questo verso parla della benedizione che deriva dalla meditazione e dall'obbedienza alla legge di Dio.





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