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Compiuto il lavoro, portarono davanti al re e a Ioiadà il denaro rimasto; con esso fecero degli utensili per il tempio del Signore: vasi per il servizio e per gli olocausti, coppe ed altri oggetti d'oro e d'argento. Finché visse Ioiadà si offrirono continuamente olocausti nel tempio del Signore. (Cronache 2 24, 14)
Non è forse lui, Ezechia, che fece rimuovere le sue alture e i suoi altari ordinando a Giuda e Gerusalemme: "Dinanzi a un unico altare voi vi prosternerete e su di esso offrirete l'incenso"? (Cronache 2 32, 12)
Quindi ristabilì l'altare del Signore offrendo sopra di esso sacrifici pacifici e di lode e ordinò ai Giudei di servire il Signore, Dio d'Israele. (Cronache 2 33, 16)
Così si compiva la parola del Signore predetta da Geremia: "Finché il paese non abbia scontato i suoi sabati, esso riposerà durante tutto il tempo della desolazione fino al termine di settant'anni". (Cronache 2 36, 21)
Tutto il resto del popolo, in tutti i luoghi dov'esso dimora, dai residenti in quei luoghi sia rifornito d'argento, d'oro, di beni e di bestiame, di offerte volontarie per la casa di Dio, che è a Gerusalemme". (Esdra 1, 4)
Ristabilirono l'altare sul suo fondamento, benché su di loro gravasse il timore dei popoli del paese; sopra di esso offrirono olocausti al Signore, olocausti del mattino e della sera. (Esdra 3, 3)
Invece i governatori antichi, che mi avevano preceduto, avevano gravato il popolo, prendendo giornalmente da esso quaranta sicli d'argento in pane e vino. Perfino i loro servi avevano angariato il popolo. Ma io non ho agito così, perché ho avuto timore di Dio. (Neemia 5, 15)
Il mio Dio mi suggerì di radunare i notabili, i magistrati e il popolo allo scopo di farne il censimento. Trovai il registro genealogico di coloro che erano tornati dall'esilio per primi. In esso trovai scritto: (Neemia 7, 5)
Dietro a esso camminavano Osea e la metà dei capi di Giuda, (Neemia 12, 32)
Per questo ricòrdati di me, o Dio mio, e non dimenticare le opere di pietà che ho compiuto per il tempio del mio Dio e per la vigilanza sopra di esso. (Neemia 13, 14)
Perciò, o signore sovrano, non trascurare le sue parole, ma ponile nel tuo cuore, perché sono vere; il nostro popolo infatti non sarà punito, né la spada prevarrà sopra di esso, se non avrà peccato contro il suo Dio. (Giuditta 11, 10)
Se sembrerà bene al re, proclami un editto regale; esso sia inserito nelle leggi dei Persi e dei Medi e sia irrevocabile: la regina Vasti non compaia più alla presenza del re Assuero; il re darà il suo titolo di regina a un'altra migliore di lei. (Ester 1, 19)