Fondare 19943 Risultati per: Sì
Ma l'atrio esterno del tempio lascialo fuori, non lo misurare. Infatti è stato concesso ai gentili di calpestare la Città santa per quarantadue mesi. (Apocalisse 11, 2)
Sono essi i due ulivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra. (Apocalisse 11, 4)
Essi avranno potere di chiudere il cielo, in modo che non scenda la pioggia per tutto il tempo del loro ministero profetico. Inoltre avranno facoltà di cambiare l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni specie di flagelli, ogni volta che lo vorranno. (Apocalisse 11, 6)
Quindi i loro cadaveri rimarranno esposti nella piazza della grande città, che si chiama allegoricamente Sodoma o Egitto, proprio dove il loro Signore fu crocifisso. (Apocalisse 11, 8)
Contempleranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo uomini di ogni razza, popolo, lingua e nazione, impedendo che essi siano messi nella tomba. (Apocalisse 11, 9)
Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, manifesteranno la loro gioia scambiandosi doni; perché questi due profeti hanno tormentato gli abitanti della terra. (Apocalisse 11, 10)
Ma dopo tre giorni e mezzo un soffio vitale, proveniente da Dio, entrò in loro e si rizzarono sui loro piedi, mentre tutti quelli che li guardavano furono presi da grande spavento. (Apocalisse 11, 11)
Udirono quindi una gran voce dal cielo che disse loro: "Salite quassù!". Essi salirono nel cielo su una nuvola e i loro nemici rimasero a guardarli. (Apocalisse 11, 12)
In quel momento avvenne un gran terremoto, per cui crollò la decima parte della città. E morirono nel terremoto settemila persone. I superstiti, presi dallo spavento, diedero gloria al Dio del cielo. (Apocalisse 11, 13)
Finalmente il settimo angelo suonò la sua tromba: si levarono nel cielo grandi clamori: "E' passata la regalità del mondo al nostro Signore e al suo Cristo, che regnerà nei secoli dei secoli!". (Apocalisse 11, 15)
Allora i ventiquattro Seniori, che sedevano davanti a Dio sui loro seggi, si prostrarono davanti a Dio in atto di adorazione dicendo: (Apocalisse 11, 16)
"Rendiamo grazie a te, Signore Dio, Onnipotente, che sei e che eri, poiché hai posto mano alla tua infinita potenza e hai instaurato il tuo regno. (Apocalisse 11, 17)