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Lì, a Gàlgala, Giosuè fece erigere le dodici pietre che avevano preso di mezzo al Giordano, (Giosuè 4, 20)
In quel tempo il Signore disse a Giosuè: "Fatti dei coltelli di pietra e circoncidi di nuovo i figli d'Israele". (Giosuè 5, 2)
Giosuè si procurò dei coltelli di pietra e circoncise i figli d'Israele presso il colle di Aralot. (Giosuè 5, 3)
Questo è il motivo per il quale Giosuè li fece circoncidere: tutta la gente che era uscita dall'Egitto, i maschi, tutti quelli atti alla guerra, erano morti strada facendo, nel deserto, dopo l'uscita dall'Egitto. (Giosuè 5, 4)
Ma in loro vece egli suscitò i loro figli: questi fece circoncidere Giosuè, perché questi erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio. (Giosuè 5, 7)
Allora il Signore disse a Giosuè: "Oggi ho allontanato da voi l'onta dell'Egitto". Così quel luogo fu chiamato Gàlgala fino a questo giorno. (Giosuè 5, 9)
Mentre Giosuè si trovava presso Gerico levò lo sguardo ed ecco vide un uomo in piedi dinanzi a sé, con in mano una spada sguainata. Giosuè gli andò incontro e gli rivolse la parola: "Sei dei nostri oppure dei nostri avversari?". (Giosuè 5, 13)
Quegli gli rispose: "Io, capo dell'esercito del Signore, arrivo in questo momento". Allora Giosuè cadde bocconi per adorarlo e poi disse: "Che cosa comanda il mio capo al suo servo?". (Giosuè 5, 14)
Il capo dell'esercito del Signore rispose a Giosuè: "Togli dai piedi i sandali, perché questo luogo dove stai è santo". Giosuè obbedì prontamente. (Giosuè 5, 15)
Il Signore disse a Giosuè: "Vedi, io ti do in mano Gerico e il suo re con i suoi valorosi guerrieri. (Giosuè 6, 2)
Giosuè, figlio di Nun, convocò quindi i sacerdoti e disse loro: "Prendete l'arca dell'alleanza e sette sacerdoti portino le sette trombe di corno di montone davanti all'arca del Signore". (Giosuè 6, 6)
Secondo quanto aveva ordinato Giosuè al popolo, sette sacerdoti, portando sette trombe, avanzarono e suonarono le trombe; l'arca dell'alleanza del Signore veniva subito dietro di loro. (Giosuè 6, 8)