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  • Per Neftali disse: "Neftali è sazio di favori, colmo delle benedizioni del Signore: il mare e il sud sono sua proprietà". (Deuteronomio 33, 23)

  • tutto Neftali, la terra di Efraim e di Manasse, tutta la terra di Giuda fino al Mare Mediterraneo, (Deuteronomio 34, 2)

  • le acque del Giordano che scendono dall'alto si fermarono, ergendosi come una sola massa, a grande distanza, presso Adama, la città che è vicina a Zartan; e le acque che vanno verso il mare dell'Araba, il Mar Morto, si staccarono completamente; così il popolo attraversò di fronte a Gerico. (Giosuè 3, 16)

  • e i re che erano a settentrione, sulle montagne, nell'Araba, a sud di Chinarot, nel bassopiano e sulle colline di Dor, verso il mare. (Giosuè 11, 2)

  • Essi uscirono in campo con tutti i loro eserciti, una moltitudine ingente, come la sabbia che è sulla spiaggia del mare, con cavalli e carri in grande quantità. (Giosuè 11, 4)

  • e sull'Araba, fino alla riva orientale del mare di Kinarot e fino al mare dell'Araba, il Mar Morto, ad oriente, verso Bet-Iesimot, e a sud fin sotto le pendici di Pisga; (Giosuè 12, 3)

  • Infine nella vallata, Bet-Aram e Bet-Nimra, Succot e Zafon, il resto del regno di Sicon, re di Chesbon; il Giordano era il confine all'estremità del mare di Genezaret, sulla riva orientale del Giordano. (Giosuè 13, 27)

  • passava per Azmon, toccava il torrente d'Egitto e terminava sul mare. Questo era il loro confine meridionale. (Giosuè 15, 4)

  • Ad oriente il confine era costituito dal Mar Morto fino alla foce del Giordano. Il confine settentrionale andava da quella lingua di mare alla foce del Giordano, (Giosuè 15, 5)

  • raggiungeva quindi il pendio di Accaron, verso nord, si volgeva verso Siccaron, attraversava il monte Baala, raggiungeva Iabneel per terminare al mare. (Giosuè 15, 11)

  • da Accaron fino al mare, tutte le città vicine a Asdod e i loro villaggi; (Giosuè 15, 46)

  • Scendeva ad ovest verso il confine degli Iafletiti, fino ai confini di Bet-Oron inferiore e sino a Ghezer, per terminare al mare. (Giosuè 16, 3)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina