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Disse allora il Signore: "C'è il grido di Sòdoma e Gomorra che è troppo grande, e c'è il loro peccato che è molto grave! (Genesi 18, 20)
Gli rispose Dio nel sogno: "Anch'io so che con la semplicità del tuo cuore hai fatto questo e fui ancora io a preservarti dal peccato contro di me; perciò non ho permesso che tu la toccassi. (Genesi 20, 6)
Poi chiamò Abramo e gli disse: "Che cosa ci hai fatto? Che colpa ho io commesso contro di te, perché tu abbia attirato su di me e sul mio regno un peccato tanto grande? Cose che non si devono fare tu hai fatto a mio riguardo!". (Genesi 20, 9)
E Isacco introdusse Rebecca nella tenda ch'era stata di Sara sua madre; poi si prese Rebecca in moglie e l'amò. Così Isacco si consolò dopo la morte della madre sua. (Genesi 24, 67)
Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse il figlio di lui Isacco; e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi. (Genesi 25, 11)
Allora Abimèlech diede ordine a tutto il popolo in questi termini: "Colui che tocca quest'uomo o la sua moglie sarà senz'altro messo a morte!". (Genesi 26, 11)
Isacco riscavò i pozzi d'acqua che avevano scavato ai giorni di Abramo suo padre, e che i Filistei avevano turato dopo la morte di Abramo, e li denominò con gli stessi nomi con cui li aveva chiamati suo padre. (Genesi 26, 18)
Riprese: "Vedi che io sono vecchio; non so il giorno della mia morte. (Genesi 27, 2)
"Portami della selvaggina e preparami un piatto da mangiare, poi ti benedirò, con l'approvazione del Signore, prima della mia morte". (Genesi 27, 7)
così tu lo porterai a tuo padre da mangiare in modo che ti benedica prima della sua morte". (Genesi 27, 10)
Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà, sarà messo a morte; e noi pure, noi diventeremo schiavi del mio signore". (Genesi 44, 9)
Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò suo figlio Giuseppe e gli disse: "Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, metti la tua mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: di grazia, non seppellirmi in Egitto! (Genesi 47, 29)