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Poi Giònata e Simone con i loro uomini si ritirarono a Bet-Basì nel deserto, ricostruirono le sue rovine e la fortificarono. (Maccabei 1 9, 62)
Giònata lasciò Simone, suo fratello, nella città e uscì nella regione, percorrendola con un drappello di armati. (Maccabei 1 9, 65)
Simone, a sua volta, e i suoi fecero una sortita dalla città e incendiarono le macchine. (Maccabei 1 9, 67)
Quando Giònata intese le parole di Apollònio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo. (Maccabei 1 10, 74)
Allora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange e, poiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono da lui travolti e si diedero alla fuga; (Maccabei 1 10, 82)
Nominò anche Simone, suo fratello, comandante dalla Scala di Tiro fino ai confini dell'Egitto. (Maccabei 1 11, 59)
Egli si mosse contro di loro, lasciando il fratello Simone nel paese. (Maccabei 1 11, 64)
Simone si accampò contro Bet-Sur e l'assalì per molti giorni assediandola. (Maccabei 1 11, 65)
Anche Simone fece una spedizione, marciando fino ad Àscalon e ai vicini posti di guarnigione, poi piegò su Giaffa e la conquistò: (Maccabei 1 12, 33)
Simone a sua volta ricostruì Adidà nella Sefela, fortificandola e applicandovi porte e sbarre. (Maccabei 1 12, 38)
Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a devastarla. (Maccabei 1 13, 1)
Simone a sua volta si accampò ad Adidà, di fronte alla pianura. (Maccabei 1 13, 13)