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Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo". (Genesi 15, 16)
Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti, che esistono ancora oggi. (Genesi 19, 38)
passarono in proprietà ad Abramo, alla presenza degli Ittiti, di quanti erano convenuti alla porta della città. (Genesi 23, 18)
Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono per attingere acqua. (Genesi 24, 13)
Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse: "Ecco, l'odore del mio figlio come l'odore di un campo che il Signore ha benedetto. (Genesi 27, 27)
Giacobbe si mise in cammino e andò nel territorio degli orientali. (Genesi 29, 1)
Làbano era andato a tosare il gregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre. (Genesi 31, 19)
Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò. (Genesi 31, 34)
Ella parlò al padre: "Non si offenda il mio signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne". Làbano cercò, ma non trovò gli idoli. (Genesi 31, 35)
Gli rispose: "Il mio signore sa che i bambini sono delicati e che devo aver cura delle greggi e degli armenti che allattano: se si affaticassero anche un giorno solo, tutte le bestie morirebbero. (Genesi 33, 13)
Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: "Eliminate gli dèi degli stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti. (Genesi 35, 2)
Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dèi degli stranieri che possedevano e i pendenti che avevano agli orecchi, e Giacobbe li sotterrò sotto la quercia presso Sichem. (Genesi 35, 4)