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e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. (Deuteronomio 34, 3)
Giosuè, figlio di Nun, di nascosto inviò da Sittìm due spie, ingiungendo: "Andate, osservate il territorio e Gerico". Essi andarono ed entrarono in casa di una prostituta di nome Raab. Lì dormirono. (Giosuè 2, 1)
Fu riferito al re di Gerico: "Guarda che alcuni degli Israeliti sono venuti qui, questa notte, per esplorare il territorio". (Giosuè 2, 2)
Allora il re di Gerico mandò a dire a Raab: "Fa' uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua, perché sono venuti a esplorare tutto il territorio". (Giosuè 2, 3)
le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell'Araba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico. (Giosuè 3, 16)
circa quarantamila, militarmente equipaggiati, attraversarono davanti al Signore pronti a combattere, in direzione delle steppe di Gerico. (Giosuè 4, 13)
Il popolo risalì dal Giordano il dieci del primo mese e si accampò a Gàlgala, sul confine orientale di Gerico. (Giosuè 4, 19)
Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico. (Giosuè 5, 10)
Quando fu presso Gerico, Giosuè alzò gli occhi e vide un uomo in piedi davanti a sé, che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: "Tu sei dei nostri o dei nostri nemici?". (Giosuè 5, 13)
Ora Gerico era sbarrata e sprangata davanti agli Israeliti; nessuno usciva né entrava. (Giosuè 6, 1)
Disse il Signore a Giosuè: "Vedi, consegno in mano tua Gerico e il suo re, pur essendo essi prodi guerrieri. (Giosuè 6, 2)
Giosuè lasciò in vita la prostituta Raab, la casa di suo padre e quanto le apparteneva. Ella è rimasta in mezzo a Israele fino ad oggi, per aver nascosto gli inviati che Giosuè aveva mandato a esplorare Gerico. (Giosuè 6, 25)