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Sappilo dunque e vedi ciò che devi fare, perché pende qualche guaio sul nostro padrone e su tutta la sua casa. Egli poi è troppo cattivo e non gli si può dire una parola». (Samuele 1 25, 17)
Non faccia caso il mio signore di quell'uomo cattivo che è Nabal, perché egli è come il suo nome: stolto si chiama e stoltezza è in lui; io tua schiava non avevo visto i tuoi giovani, o mio signore, che avevi mandato. (Samuele 1 25, 25)
Assalonne faceva così con tutti gli Israeliti che venivano dal re per il giudizio; in questo modo Assalonne si cattivò l'affetto degli Israeliti. (Samuele 2 15, 6)
Io ho ora ottant'anni; posso forse ancora distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia e ciò che beve? Posso udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? E perché allora il tuo servo dovrebbe essere di peso al re mio signore? (Samuele 2 19, 36)
Allora Eliseo ordinò: «Portatemi della farina». Versatala nella pentola, disse: «Danne da mangiare alla gente». Non c'era più nulla di cattivo nella pentola. (Re 2 4, 41)
Bisogna sapere che essa era stata data in moglie a sette uomini e che Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: «Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei gia stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto godere. (Tobi 3, 8)
e fu mandato Raffaele a guarire i due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio; a dare Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e a liberarla dal cattivo demonio Asmodeo. Di diritto, infatti, spettava a Tobia di sposarla, prima che a tutti gli altri pretendenti. Proprio allora Tobi rientrava dal cortile in casa e Sara, figlia di Raguele, stava scendendo dalla camera. (Tobi 3, 17)
Gli rispose: «Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna. (Tobi 6, 8)
Un cattivo messaggero causa sciagure, un inviato fedele apporta salute. (Proverbi 13, 17)
Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo e non desiderare le sue ghiottonerie, (Proverbi 23, 6)
uno è solo, senza eredi, non ha un figlio, non un fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è sazio di ricchezza: «Per chi mi affatico e mi privo dei beni?». Anche questo è vanità e un cattivo affannarsi. (Qoelet (Ecclesiaste) 4, 8)
Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani. (Qoelet (Ecclesiaste) 5, 13)