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Ora Efron stava seduto in mezzo agli Hittiti. Efron l'Hittita rispose ad Abramo, mentre lo ascoltavano gli Hittiti, quanti entravano per la porta della sua città, e disse: (Genesi 23, 10)
Parlò ad Efron, mentre lo ascoltava la gente del paese, e disse: «Se solo mi volessi ascoltare: io ti do il prezzo del campo. Accettalo da me, così io seppellirò là il mio morto». (Genesi 23, 13)
Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia (Genesi 24, 2)
Gli disse il servo: «Se la donna non mi vuol seguire in questo paese, dovrò forse ricondurre tuo figlio al paese da cui tu sei uscito?». (Genesi 24, 5)
E disse: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa benevolenza verso il mio padrone Abramo! (Genesi 24, 12)
Il servo allora le corse incontro e disse: «Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora». (Genesi 24, 17)
Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché finiranno di bere». (Genesi 24, 19)
E disse: «Di chi sei figlia? Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?». (Genesi 24, 23)
e disse: «Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare benevolenza e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone». (Genesi 24, 27)
Gli disse: «Vieni, benedetto dal Signore! Perché te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i cammelli?». (Genesi 24, 31)
Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse; «Non mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire». Gli risposero: «Dì pure». (Genesi 24, 33)
E disse: «Io sono un servo di Abramo. (Genesi 24, 34)