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Ho fatto attenzione e ho ascoltato; essi non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, dicendo: Che ho fatto? Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa come un cavallo che si lanci nella battaglia. (Geremia 8, 6)
Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocòmeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perché non camminano. Non temeteli, perché non fanno alcun male, come non è loro potere fare il bene». (Geremia 10, 5)
Molti pastori hanno devastato la mia vigna, hanno calpestato il mio campo. Hanno fatto del mio campo prediletto un deserto desolato, (Geremia 12, 10)
Abbandona perciò i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini siano colpiti dalla morte e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia. (Geremia 18, 21)
«Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per dirti: Còmprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo». (Geremia 32, 7)
Venne dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse: «Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Còmpratelo!». Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore (Geremia 32, 8)
e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d'argento. (Geremia 32, 9)
E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei». (Geremia 32, 25)
Preparate scudo grande e piccolo e avanzate per la battaglia. (Geremia 46, 3)
Come potete dire: Noi siamo uomini prodi e uomini valorosi per la battaglia? (Geremia 48, 14)
Ho udito un messaggio da parte del Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: Adunatevi e marciate contro di lui! Alzatevi per la battaglia. (Geremia 49, 14)
Sono più fortunati gli uccisi di spada che i morti per fame, che son caduti estenuati per mancanza dei prodotti del campo. (Lamentazioni 4, 9)