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Làbano disse: «Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te» per questo lo chiamò Gal-Ed (Genesi 31, 48)
Giacobbe al vederli disse: «Questo è l'accampamento di Dio» e chiamò quel luogo Macanaim. (Genesi 32, 3)
Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva». (Genesi 32, 31)
Giacobbe invece si trasportò a Succot, dove costruì una casa per sé e fece capanne per il gregge. Per questo chiamò quel luogo Succot. (Genesi 33, 17)
Ivi eresse un altare e lo chiamò «El, Dio d'Israele». (Genesi 33, 20)
Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo «El-Betel», perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello. (Genesi 35, 7)
Allora morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al disotto di Betel, ai piedi della quercia, che perciò si chiamò Quercia del Pianto. (Genesi 35, 8)
Dio gli disse: Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele sarà il tuo nome». Così lo si chiamò Israele. (Genesi 35, 10)
Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato. (Genesi 35, 15)
Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre lo chiamò Beniamino. (Genesi 35, 18)
Essa concepì e partorì un figlio e lo chiamò Er. (Genesi 38, 3)
Poi concepì ancora e partorì un figlio e lo chiamò Onan. (Genesi 38, 4)