Maccabei 1, 5

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l'altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia

2 e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro, e cominciarono a uccidere e a sopprimere gente in mezzo al popolo.

3 Allora Giuda mosse guerra ai figli di Esaù nell'Idumea e nell'Acrabattene, perché assediavano Israele; inflisse loro un grave colpo, li umiliò e s'impadronì delle loro spoglie.

4 Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e d'inciampo per il popolo, tendendo insidie nelle vie.

5 Egli li rinchiuse nelle torri, si accampò contro di loro, li votò allo sterminio e diede fuoco alle torri con tutti coloro che vi erano dentro.

6 Poi passò agli Ammoniti e vi trovò un forte contingente e un popolo numeroso al comando di Timòteo.

7 Organizzò contro di loro molte azioni di guerra e furono sconfitti e annientati.

8 Conquistò anche Iazer e le sue dipendenze e ritornò in Giudea.

9 Anche i pagani di Gàlaad si coalizzarono contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli; ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza,

10 e inviarono questa lettera a Giuda e ai suoi fratelli: "Contro di noi si sono riuniti i pagani dei dintorni per eliminarci

11 e si preparano a venire a espugnare la fortezza dove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito.

12 Su, vieni a liberarci dalle mani di costoro, perché molti di noi sono caduti

13 e tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tubia sono stati messi a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e con i loro beni, e sono periti circa un migliaio di uomini".

14 Stavano ancora leggendo la lettera, quand'ecco presentarsi altri messaggeri dalla Galilea con le vesti stracciate, che annunciavano le stesse cose.

15 Dicevano: "Si sono uniti contro di noi gli abitanti di Tolemàide, Tiro e Sidone e tutta la Galilea degli stranieri per distruggerci".

16 Quando Giuda e il popolo ebbero udito queste cose, si raccolse una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro fratelli posti nella tribolazione e attaccati dai nemici.

17 Giuda disse a Simone, suo fratello: "Scegliti degli uomini e corri a liberare i tuoi fratelli della Galilea; io e mio fratello Giònata andremo nella regione di Gàlaad".

18 Lasciò Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capo del popolo, con il resto delle forze a presidiare la Giudea,

19 dando loro questa consegna: "Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno".

20 Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.

21 Simone si recò in Galilea e sferrò molti attacchi contro i pagani, e questi rimasero sconfitti davanti a lui;

22 egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. Caddero tra i pagani circa tremila uomini e Simone portò via le loro spoglie.

23 Prese poi gli Israeliti che erano in Galilea e in Arbatta con le donne, i figli e tutti i loro averi, e li condusse in Giudea con grande gioia.

24 Da parte loro Giuda Maccabeo e il fratello Giònata passarono il Giordano e camminarono per tre giorni nel deserto.

25 S'imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicende dei loro fratelli nella regione di Gàlaad:

26 che molti di loro erano assediati a Bosra e Bosor, ad Àlema, a Casfo, a Maked e Karnàin, tutte città fortificate e grandi,

27 che altri erano rinchiusi nelle altre città di Gàlaad, che per il giorno dopo era stabilito di dare l'assalto alle fortezze, di espugnarle e di eliminare tutti in un solo giorno.

28 Allora Giuda con il suo esercito tornò subito indietro per la via del deserto verso Bosra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s'impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città.

29 Nella notte partì di là e marciarono fino alla fortezza.

30 Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco una folla innumerevole che issava scale e macchine per espugnare la fortezza e stava attaccando.

31 Giuda, vedendo che la battaglia era già incominciata e che le grida della città arrivavano al cielo, per il suono delle trombe e le urla altissime,

32 disse ai suoi soldati: "Combattete oggi per i vostri fratelli".

33 Irruppero in tre schiere alle loro spalle, diedero fiato alle trombe e innalzarono grida e invocazioni.

34 L'esercito di Timòteo venne a sapere che c'era il Maccabeo; fuggirono davanti a lui, che inflisse loro una grave sconfitta; ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila.

35 Poi piegò su Àlema, l'assalì e la prese; ne uccise tutti i maschi, la saccheggiò e appiccò il fuoco.

36 Tolse il campo di là e conquistò Casfo, Maked e Bosor e le altre città di Gàlaad.

37 Dopo questi fatti Timòteo raccolse un altro esercito e si accampò di fronte a Rafon, al di là del torrente.

38 Giuda mandò a esplorare il campo e gli riferirono: "Sono radunati con lui tutti i pagani che ci circondano: sono un esercito imponente.

39 Anche gli Arabi sono assoldati come suoi ausiliari; sono accampati al di là del torrente e sono pronti a venire a battaglia con te". Giuda si mosse per affrontarli.

40 Timòteo disse ai comandanti del suo esercito, mentre Giuda e il suo esercito si avvicinavano al torrente: "Se passerà per primo contro di noi, non potremo resistergli, perché certamente ci vincerà.

41 Se invece si mostrerà titubante e porrà il campo al di là del fiume, andremo noi contro di lui e avremo la meglio".

42 Quando Giuda si fu avvicinato al corso d'acqua, dispose gli scribi del popolo lungo il torrente e comandò loro: "Non permettete che alcuno si fermi, ma vengano tutti a combattere".

43 Passò per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono tutti travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnàin.

44 Conquistarono la città e appiccarono il fuoco al tempio con quanti vi erano dentro. Così Karnàin fu vinta e non poté più resistere di fronte a Giuda.

45 Giuda poi radunò tutti gli Israeliti che erano in Gàlaad, dal più piccolo al più grande, con le donne, i figli e i loro beni, una carovana molto grande, per andare nella Giudea.

46 Arrivarono a Efron, grande città posta sul percorso, particolarmente fortificata, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo.

47 Gli abitanti della città avevano chiuso loro il passaggio barricando le porte con pietre.

48 Giuda mandò a far loro proposte pacifiche dicendo: "Attraverseremo il vostro paese solo per tornare al nostro; nessuno vi farà del male, non faremo altro che passare a piedi". Ma non vollero aprirgli.

49 Giuda fece annunciare a tutta la truppa che ciascuno si accampasse dov'era.

50 I soldati si fermarono e diedero l'assalto alla città, tutto quel giorno e tutta la notte, e la città si consegnò nelle sue mani.

51 Giuda passò tutti i maschi a fil di spada, la distrusse totalmente, ne prese le spoglie e attraversò la città passando sopra i cadaveri.

52 Poi attraversarono il Giordano verso la grande pianura di fronte a Bet-Sean.

53 Giuda sollecitava quelli che rimanevano indietro e confortava il popolo durante tutto il viaggio, finché giunsero nella Giudea.

54 Salirono il monte Sion in letizia ed esultanza e offrirono olocausti, perché nessuno di loro era caduto, fino al loro ritorno in pace.

55 Nel tempo in cui Giuda e Giònata erano rimasti in Gàlaad, e Simone, loro fratello, in Galilea di fronte a Tolemàide,

56 Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, comandanti dell'esercito, vennero a sapere delle imprese gloriose e delle battaglie che avevano compiute

57 e dissero: "Facciamoci onore anche noi e usciamo a combattere contro i pagani che sono intorno a noi".

58 Diedero ordine ai soldati che erano con loro e si diressero a Iàmnia.

59 Ma Gorgia uscì dalla città con i suoi uomini incontro a loro per attaccarli.

60 Giuseppe e Azaria furono vinti e inseguiti fin nel territorio della Giudea, e in quel giorno caddero circa duemila uomini del popolo d'Israele.

61 Toccò questa grave sconfitta al popolo, perché non avevano ascoltato Giuda e i suoi fratelli, pensando di compiere gesta eroiche.

62 Costoro non erano della stirpe di quegli uomini, alle cui mani era stata affidata la salvezza d'Israele.

63 Il prode Giuda e i suoi fratelli crebbero in grande fama presso tutto Israele e presso tutti i popoli ai quali giungeva notizia del loro nome.

64 Tutti si adunavano attorno a loro per acclamarli.

65 Giuda con i suoi fratelli uscì ancora per combattere contro i figli di Esaù nella regione meridionale e colpì Ebron e le sue dipendenze, distrusse le sue fortezze e diede fuoco tutt'intorno alle sue torri.

66 Poi levò il campo per andare nel paese dei Filistei e attraversò Maresà.

67 In quel giorno caddero in battaglia alcuni sacerdoti i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere sconsideratamente.

68 Giuda piegò su Azoto, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, bruciò le statue dei loro dèi, mise a sacco la loro città e fece ritorno in Giudea.




Versículos relacionados com Maccabei 1, 5:

Il capitolo 5 di 1 Maccabei racconta una serie di battaglie tra gli eserciti ebraici guidati da Giuda Macabeu e gli eserciti di re stranieri che hanno cercato di sottomettere il popolo ebraico. Gli argomenti trattati includono il coraggio in battaglia, la dipendenza da Dio in tempi di crisi e l'importanza della solitaria.

2 Samuele 22:40: "Cendi la forza per combattere; fai inchinare i miei avversari." Questo versetto parla della protezione che Dio dà in tempi di battaglia e di come rafforza i suoi figli per superare i loro nemici, che possono essere legati alla lotta ebraica contro i re stranieri.

Salmo 121:1-2: "Alzo gli occhi sulle colline: da dove proverà il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto i cieli e la terra". Questo salmo parla della fiducia che il salmista ha in Dio, che è il suo protettore e aiuto. Questa fiducia nella protezione divina può essere correlata alla dipendenza degli ebrei in Dio durante le battaglie narrate in 1 Maccabei 5.

Proverbi 11:14: "Non ci sono consigli saggi, le persone cadono; ma nella moltitudine di consulenti c'è sicurezza". Questo proverbio evidenzia l'importanza della leadership giusta e saggia, che può portare sicurezza alle persone. Questo può essere correlato alla leadership di Giuda Macabeu, che ha guidato l'esercito ebraico con saggezza e coraggio.

Salmo 18:2: "Il Signore è la mia roccia, la mia fortezza e il mio liberatore; il mio Dio è la mia roccia, in cui mi rifugio. È il mio scudo e il potere che mi salva, la mia torre." Questo salmo parla della protezione che Dio dà ai suoi figli, essendo il suo rifugio, scudo e liberatorio. Questa protezione divina può essere correlata agli ebrei di sicurezza trovati in Dio durante le battaglie narrate in 1 Maccabei 5.

Isaia 54:17: "Nessuna arma forgiata contro di te prevarrà e confutarai ogni lingua per accusarti. Questa è l'eredità dei servitori del Signore, e questa è la difesa che faccio del loro nome", dice il Signore. Questo verso parla della protezione che Dio dà ai suoi servi, assicurando che nessuna arma o accusa prevalga contro di loro. Questo tema della protezione divina può essere correlato alla sicurezza che gli ebrei hanno trovato in Dio durante le battaglie narrate in 1 Maccabee 5.





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