Geremia, 48

11. Moab era tranquillo fin dalla giovinezza, riposava come vino sulla sua feccia, non è stato travasato di botte in botte, né è mai andato in esilio; per questo gli è rimasto il suo sapore, il suo profumo non si è alterato.

Versi relativi a Geremia, 48:

Geremia 48 descrive l'imminente distruzione di Moab per mano di Nebucodonosor, re di Babilonia, a causa della sua arroganza e malvagità contro Dio. I versetti selezionati di seguito descrivono il giudizio divino su Moab, il lamento del loro popolo e la sovranità di Dio su tutte le nazioni.

Isaia 16:6 - "Abbiamo sentito parlare del superbo di Moab, della sua arroganza e dell'orgoglio, della sua insolenza e del suo vuoto coraggioso." Questo verso si riferisce all'atteggiamento arrogante di Moab, che ha portato alla sua condanna e punizione.

Salmo 60:8 - "Moab è il mio bacino di lavarmi i piedi; su Edom lancio il mio sandalo; su Filistia do il mio grido di vittoria." Questo verso mostra come Dio controlla le nazioni e le usa per eseguire la loro volontà.

Geremia 48:31 - "Ecco perché piangerò per Moab, sì, griderò su tutto il moab; per gli uomini di Quir -men che sospirò." Questo verso ritrae il lamento e la tristezza degli abitanti di Moab prima dell'imminente distruzione della loro terra.

Geremia 48:42 - "Moab sarà distrutto come nazione perché ha deriso il Signore." Questo verso ribadisce la ragione della punizione di Moab ed evidenzia l'importanza dell'obbedienza per Dio.

Isaia 25:10 - "Per la mano del Signore riposerà su questa collina e Moab verrà calpestato dove si trova, come la cannuccia è entrata nell'acqua del letame." Questo verso descrive la distruzione totale di Moab e la vittoria finale di Dio sui suoi nemici.