Osea, 13

7. Perciò io sarò per loro come un leone, come un leopardo li spierò per la via,

Versi relativi a Osea, 13:

Il capitolo 13 di Osea inizia con un avvertimento di Dio al popolo di Israele sulla sua idolatria e infedeltà, ricordando loro la punizione che verrà. Quindi il giudizio che Dio farà su di loro è descritto a causa della sua ribellione. Osea confronta Israele con una vite inutile che non produce frutti e lamenta la sua imminente distruzione. Di seguito sono riportati cinque versetti della Bibbia relativi agli argomenti affrontati in Osea 13.

Geremia 2:13: "Per il mio popolo ha commesso due mali: mi hanno abbandonato la fonte di acqua vivente e hanno scavato le loro cisterne, cisterna scrutanti che non trattengono l'acqua." Questo versetto parla della scelta del popolo di Israele per abbandonare Dio e cercare altre fonti di soddisfazione, che porterà alla propria distruzione.

Joel 1:7: "Mi fece oscillare il vigneto e spogliato il mio fico, staccandolo completamente e gettandolo a pezzi; Questo verso descrive la distruzione del vigneto di Dio, un'immagine simile a quella usata da Osea per descrivere la situazione di Israele.

Isaia 5:4: "Cos'altro potresti fare al mio vigneto, che non l'ho fatto? Perché, quando mi aspettavo che tu diava l'uva dolce, ha dato uva arrabbiata?" Questo verso parla della frustrazione di Dio per la mancanza di frutti prodotti dal popolo di Israele, un'immagine usata anche da Osea.

Ezechiele 15:2-3: "Figlio dell'uomo, qual è la vite tra gli alberi della foresta che si confronta ad esso? Ci vorrà il legno per fare un po 'di lavoro??" Questo verso descrive Israele come una vite inutile, inutile per nient'altro che essere consumato dal fuoco, un'immagine simile a quella usata da Osea.

Salmo 80:8-9: "Avevi un vigneto dall'Egitto, hai espulso le nazioni e la pianta. Hai preparato il suo posto e lei è caduta e ha esteso i rami in tutta la terra." Questo verso descrive la piantagione del Vineyard of God (Israele) e la sua prosperità iniziale, in contrasto con la situazione descritta da Osea in cui la vite divenne inutile e sta per essere distrutta.