Maccabei 2, 15

30. Colui che, corpo ed anima, era stato sempre in prima linea nella lotta per i cittadini e che aveva conservato per i suoi connazionali l'affetto dell'età giovanile, comandò allora di mozzare la testa di Nicànore, la sua destra con il braccio e di portarli a Gerusalemme.

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Il capitolo 15 di 2 Maccabei narra la battaglia finale tra gli ebrei guidati da Giuda Macabeu e le forze dell'Antioco. Durante la battaglia, Giuda e i suoi uomini si fidano di Dio per proteggerli e superare la guerra. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

2 Samuele 22:33: "È Dio che mi dà forza e mi rende perfetto." Giuda e i suoi uomini si fidano di Dio per dare loro la forza e la guida necessarie per superare la battaglia.

Salmo 18:2: "Il Signore è il mio rock, la mia fortezza e il mio liberatore". Gli ebrei si fidano di Dio come loro roccia e fortezza, sapendo che li proteggerà e li libererà.

Isaia 41:10: "Non temere, perché sono con te; non perseguitare te stesso, perché io sono il tuo Dio; ti rafforzo e ti aiuto e ti sostengo con la mia fedele mano destra." Dio promette di stare con Giuda e i suoi uomini durante la battaglia, rafforzarli, aiutarli e sostenerli con la mano destra.

1 Corinzi 15:57: "Ma grazie a Dio che ci dà vittoria attraverso il nostro Signore Gesù Cristo". Giuda e i suoi uomini riconoscono che la vittoria è possibile solo attraverso Dio e lo ringraziano per aver dato loro la vittoria.

2 Timothy 4:7: "Ho combattuto la buona battaglia, ho finito la mia carriera, ho mantenuto la fede". Giuda e i suoi uomini combattono coraggiosamente la battaglia finale, fidandosi di Dio per proteggerli e, alla fine, possono superare la buona battaglia.