Osea, 4

10. Mangeranno, ma non si sazieranno; si prostituiranno, ma non ne avranno il frutto, perché hanno abbandonato il Signore per darsi alla prostituzione,

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Il capitolo 4 di Osea affronta la questione dell'idolatria e la mancanza di conoscenza di Dio da parte del popolo di Israele e dei suoi leader. Il profeta Osea condanna il culto degli idoli e la corruzione dei leader, sottolineando il comportamento sbagliato come causa dei problemi delle persone. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Osea 4, in ordine di vicinanza al capitolo:

Isaia 1:2-3: "Ho sentito, o cielo e ascolto, o la terra; per il Signore ha detto, ho cresciuto bambini e li ho amplificati; ma si sono ribellati contro di me. Proprietario della sua mangiatoia; ma Israele non è consapevole, mio Le persone non capiscono ". Questo verso parla della mancanza di conoscenza di Dio da parte del popolo di Israele, che si riferisce al tema centrale di Osea 4.

Isaia 44:9-10: "Coloro che realizzano immagini di sculture sono tutte vanità; e le loro cose più desiderabili non traggono profitto nulla. E loro stessi sono testimoni che non vedono o comprendono; in modo che possano essere confuse." Questo versetto parla della condanna dell'idolatria, che è un tema importante in Osea 4.

Geremia 5:25: "Le tue iniquità hanno trasformato queste cose e i tuoi peccati si sono allontanati da te." Questo versetto parla del comportamento sbagliato che porta alla sventura, che è un messaggio simile a quello di Hosea 4.

Geremia 10:14: "Ogni uomo viene incarnato e non ha alcuna conoscenza; tutti gli orafi sono confusi dall'immagine intagliata; poiché le sue immagini del cast sono una bugia e in esse non c'è spirito." Questo verso condanna il culto degli idoli, che è un tema importante in Osea 4.

Geremia 14:10: "Così dice il Signore di questo popolo: hanno adorato il vagabondo, quindi il Signore non li accetta, ora ricorderanno la loro iniquità e visiteranno i loro peccati". Questo verso parla della condanna di Dio a causa del comportamento sbagliato della gente, che è un tema presente in Osea 4.