Atti degli Apostoli, 24

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Cinque giorni dopo arrivò il sommo sacerdote Anania insieme ad alcuni anziani e a un avvocato, un certo Tertullo, e si presentarono al governatore per accusare Paolo.

2 Quando questi fu fatto venire, Tertullo cominciò l'accusa dicendo: "La lunga pace di cui godiamo, grazie a te, e le riforme che sono state fatte in favore di questa nazione, grazie alla tua provvidenza,

3 le accogliamo in tutto e per tutto, eccellentissimo Felice, con profonda gratitudine.

4 Ma, per non trattenerti più a lungo, ti prego, nella tua benevolenza, di ascoltarci brevemente.

5 Abbiamo scoperto infatti che quest'uomo è una peste, fomenta disordini fra tutti i Giudei che sono nel mondo ed è un capo della setta dei nazorei.

6 Ha perfino tentato di profanare il tempio e noi l'abbiamo arrestato.

7 []

8 Interrogandolo, potrai sapere di persona da lui tutte queste cose delle quali noi lo accusiamo".

9 Si associarono all'accusa anche i Giudei, affermando che i fatti stavano così.

10 Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: "So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia.

11 Tu stesso puoi accertare che non sono passati più di dodici giorni da quando sono salito a Gerusalemme per il culto.

12 Non mi hanno mai trovato nel tempio a discutere con qualcuno o a incitare la folla alla sommossa, né nelle sinagoghe, né per la città

13 e non possono provare nessuna delle cose delle quali ora mi accusano.

14 Questo invece ti dichiaro: io adoro il Dio dei miei padri, seguendo quella Via che chiamano setta, credendo in tutto ciò che è conforme alla Legge e sta scritto nei Profeti,

15 nutrendo in Dio la speranza, condivisa pure da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.

16 Per questo anche io mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini.

17 Ora, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine alla mia gente e a offrire sacrifici;

18 in occasione di questi, mi hanno trovato nel tempio dopo che avevo compiuto le purificazioni. Non c'era folla né tumulto.

19 Furono dei Giudei della provincia d'Asia a trovarmi, ed essi dovrebbero comparire qui davanti a te ad accusarmi, se hanno qualche cosa contro di me.

20 Oppure dicano i presenti stessi quale colpa hanno trovato quando sono comparso davanti al sinedrio,

21 se non questa sola frase, che io gridai stando in mezzo a loro: "È a motivo della risurrezione dei morti che io vengo giudicato oggi davanti a voi!"".

22 Allora Felice, che era assai bene informato su quanto riguardava questa Via, li congedò dicendo: "Quando verrà il comandante Lisia, esaminerò il vostro caso".

23 E ordinò al centurione di tenere Paolo sotto custodia, concedendogli però una certa libertà e senza impedire ad alcuno dei suoi di dargli assistenza.

24 Dopo alcuni giorni, Felice arrivò in compagnia della moglie Drusilla, che era giudea; fece chiamare Paolo e lo ascoltava intorno alla fede in Cristo Gesù.

25 Ma quando egli si mise a parlare di giustizia, di continenza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e disse: "Per il momento puoi andare; ti farò chiamare quando ne avrò il tempo".

26 Sperava frattanto che Paolo gli avrebbe dato del denaro; per questo abbastanza spesso lo faceva chiamare e conversava con lui.

27 Trascorsi due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo. Volendo fare cosa gradita ai Giudei, Felice lasciò Paolo in prigione.




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Atti degli Apostoli 24 racconta la difesa di Paolo davanti al governatore Félix a Cesarea dopo essere stato accusato dagli ebrei. Paolo fa la sua difesa, affermando la sua innocenza e spiegando che crede nella risurrezione dei morti. Felix decide di non prendere una decisione immediata sul caso di Paul e lo mantiene in custodia.

Salmo 15:2 - "Chi cammina in integrità pratica giustizia e cuore." Paolo rivendica la sua integrità davanti al governatore Félix e la sua difesa si basa sulla verità dei fatti.

Proverbi 14:5 - "Il fedele testimone non mentirà, ma il falso testimone parlerà bugie". Paolo è accusato dagli ebrei e deve difendersi prima di Felix con la verità, mentre gli accusatori potrebbero mentire.

Romani 2:16 - "Dio giudicherà i segreti degli uomini attraverso Gesù Cristo, secondo il mio Vangelo". Paolo parla della sua convinzione nella risurrezione dei morti, un tema importante nella sua difesa prima di Felix.

Romani 12:19 - "Amato, non cercare mai di vendicarsi, ma partire con Dio l'ira, perché è scritta:" La mia è vendetta; Tornerò ", dice il Signore". Paolo non cerca vendetta contro i suoi accusatori, ma si difende con integrità prima di Felix, lasciando il giudizio nelle mani di Dio.

1 Pietro 3:15 - "Preparati sempre a rispondere a chiunque chieda il motivo della speranza in te." Paolo è pronto a rispondere a Felix e difendersi dalle accuse, presentando la ragione della sua speranza e fede.





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