Baruc, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Per questo il Signore ha adempiuto le sue parole pronunciate contro di noi, contro i nostri giudici che governarono Israele, contro i nostri re e contro i nostri capi, contro ogni uomo d'Israele e di Giuda.

2 Non era mai avvenuto sotto la volta del cielo quello che egli ha fatto a Gerusalemme, secondo ciò che è scritto nella legge di Mosè,

3 fino al punto di mangiarsi uno le carni di suo figlio e un altro quelle di sua figlia.

4 Il Signore li ha sottoposti al potere di tutti i regni intorno a noi, come oggetto di disprezzo e di desolazione per tutti quei popoli in mezzo ai quali li aveva dispersi.

5 Essi furono resi schiavi, non padroni, perché abbiamo peccato contro il Signore, nostro Dio e non abbiamo ascoltato la sua voce.

6 Al Signore, nostro Dio, la giustizia, a noi e ai padri nostri il disonore sul volto, come avviene ancora oggi.

7 Tutti i mali che il Signore ci aveva minacciato, ci sono venuti addosso.

8 Ma noi non abbiamo pregato il volto del Signore, abbandonando ciascuno i pensieri del cuore malvagio.

9 E il Signore ha vegliato su questi mali e li ha mandati sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandato,

10 mentre noi non abbiamo dato ascolto alla sua voce, camminando secondo i decreti che aveva posto davanti al nostro volto.

11 Ora, Signore, Dio d'Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome, qual è oggi,

12 noi abbiamo peccato, siamo stati empi, siamo stati ingiusti, Signore, nostro Dio, verso tutti i tuoi comandamenti.

13 Allontana da noi la tua collera, perché siamo rimasti pochi in mezzo alle nazioni fra le quali tu ci hai dispersi.

14 Ascolta, Signore, la nostra preghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovare grazia davanti a coloro che ci hanno deportati,

15 perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore, nostro Dio, e che il tuo nome è stato invocato su Israele e sulla sua stirpe.

16 Guarda, Signore, dalla tua santa dimora e pensa a noi; porgi il tuo orecchio, Signore, e ascolta.

17 Apri, Signore, i tuoi occhi e guarda: perché non i morti che sono negli inferi, il cui spirito se n'è andato dalle loro viscere, daranno gloria e giustizia al Signore,

18 ma l'anima colma di afflizione, chi cammina curvo e spossato, e gli occhi languenti e l'anima affamata, ti renderanno gloria e giustizia, Signore.

19 Non per le opere giuste dei nostri padri e dei nostri re presentiamo la nostra supplica davanti al tuo volto, Signore, nostro Dio,

20 ma perché tu hai mandato sopra di noi la tua collera e il tuo sdegno, come avevi dichiarato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo:

21 "Così dice il Signore: Curvate le vostre spalle, servite il re di Babilonia e dimorerete nella terra che ho dato ai vostri padri.

22 Ma se non darete ascolto alla voce del Signore, che comanda di servire il re di Babilonia,

23 farò cessare nelle città di Giuda e farò uscire da Gerusalemme la voce della gioia e la voce della letizia, la voce dello sposo e della sposa, e tutta la terra diventerà un deserto senza abitanti".

24 Noi non abbiamo dato ascolto al tuo invito a servire il re di Babilonia, perciò tu hai eseguito le parole che avevi detto per mezzo dei tuoi servi, i profeti, e cioè che le ossa dei nostri re e dei nostri padri sarebbero state rimosse dal loro posto.

25 Ed eccole abbandonate al calore del giorno e al gelo della notte. Essi sono morti fra atroci dolori, di fame, di spada e di peste;

26 la casa su cui è stato invocato il tuo nome, tu l'hai ridotta nello stato in cui oggi si trova, per la malvagità della casa d'Israele e di Giuda.

27 Tuttavia tu hai agito verso di noi, Signore, nostro Dio, secondo tutta la tua bontà e secondo tutta la tua grande misericordia,

28 come avevi detto per mezzo del tuo servo Mosè, quando gli ordinasti di scrivere la tua legge davanti ai figli d'Israele, dicendo:

29 "Se voi non darete ascolto alla mia voce, certo, questa moltitudine grande e numerosa sarà resa piccola tra le nazioni fra le quali io la disperderò;

30 poiché io so che non mi ascolteranno, perché è un popolo di dura cervìce. Però nella terra del loro esilio rientreranno in se stessi

31 e riconosceranno che io sono il Signore, loro Dio. Darò loro un cuore e orecchi che ascoltino;

32 nella terra del loro esilio mi loderanno e si ricorderanno del mio nome.

33 E abbandoneranno la loro ostinazione e le loro azioni malvagie, perché ricorderanno il cammino dei loro padri che hanno peccato contro il Signore.

34 Io li ricondurrò nella terra che ho promesso con giuramento ai loro padri, ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe; essi la possederanno e io li moltiplicherò e non diminuiranno più.

35 Farò con loro un'alleanza perenne: io sarò Dio per loro, ed essi saranno popolo per me, né scaccerò mai più il mio popolo Israele dal paese che gli ho dato".




Versículos relacionados com Baruc, 2:

Baruc 2 è un capitolo dell'Antico Testamento che presenta una preghiera penitenziale scritta dal profeta Baruc in nome del popolo di Israele, che sta soffrendo le conseguenze dell'esilio a Babilonia a causa della sua disobbedienza a Dio. In questa preghiera Baruc riconosce i peccati del popolo e chiede a Dio di avere pietà e perdonare i loro peccati. I prossimi sono cinque versi relativi agli argomenti trattati in Baruc 2, in ordine di vicinanza al capitolo:

Geremia 14:20: "Riconosciamo, o Signore, i nostri rig, l'iniquità dei nostri genitori; poiché pettiamo contro di te." Questo verso riconosce la colpa del popolo di Israele per i peccati che hanno commesso contro Dio, il tema centrale della preghiera di Baruc.

Salmo 106:6: "Sintiamo come i nostri genitori, commettiamo l'iniquità, eravamo malvagi." Questo verso riconosce la connessione tra i peccati del popolo di Israele e i peccati dei loro antenati, come menzionato da Baruc nella loro preghiera.

Salmo 130:3-4: "Se tu, Signore, osservi le iniquità, Signore, chi sussistere? Ma perdonare è il perdono, che potresti essere temuto." Questo verso mette in evidenza la natura misericordiosa di Dio, un tema centrale per la preghiera di Baruc.

Neemia 9:17: "Si sono rifiutati di obbedire e non hanno ricordato i meravigliosi successi che hanno fatto tra loro; hanno indurito il collo e, nella sua ribellione, hanno proposto di mettere un capo per tornare alla sua schiavitù. Ma tu sei un Dio che perdona , Clemente e misericordioso, in ritardo in arrabbiata e grande nella gentilezza, e non li hanno abbandonati. " Questo verso mette in evidenza la natura perdonante di Dio, un tema importante nella preghiera di Baruc.

Isaia 55:6-7: "Cerca il Signore fintanto che si può trovare, invocarlo mentre è vicino. Lascia i malvagi a modo suo e l'uomo malvagio, i suoi pensieri e si convertono al Signore, che sarà simpatizzato; a Il nostro Dio, perché è bello perdonare ". Questo verso evidenzia l'importanza di cercare Dio e il pentimento, temi centrali nella preghiera di Baruc.





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