Genesi, 27

8. Ora, figlio mio, obbedisci al mio ordine:

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Genesi 27 racconta la storia di Giacobbe, che ha ingannato suo padre cieco, Isacco, di ricevere la benedizione per Esaù, suo fratello maggiore. Il capitolo affronta argomenti come il tradimento, le bugie, il pentimento e l'importanza delle benedizioni. Di seguito sono riportati cinque versi relativi a questi temi, esclusi i versetti di questo capitolo:

Proverbi 26:24-26: "Ciò che odia nasconde le labbra, ma nel suo cuore è coperto dalla falsità. Quando parla delicatamente, non è in lui, per sette abominazioni c'è nel suo cuore. Sebbene abbreccia la sua malizia Con errore, la tua malvagità verrà scoperta prima della congregazione ". Questo passaggio parla di falsità e tradimento, comportamenti presenti nella storia di Giacobbe ed Esaù.

Salmo 32:5: "Confesso al mio peccato e alla mia malvagità che non ho nascosto. Ho detto, confesserò al Signore le mie trasgressioni; e tu hai perdonato il male del mio peccato." Questo verso parla dell'importanza del pentimento e della confessione dei peccati. Jacob si pentiva dell'errore di suo padre e cercò perdono divino.

Proverbi 10:22: "La benedizione del Signore è che si arricchisce e non aggiunge dolore con esso". Questo verso parla dell'importanza delle benedizioni divine, che portano ricchezza e prosperità senza causare dolore o sofferenza. Jacob ha combattuto per ricevere la benedizione destinata a Esaù, riconoscendo la sua importanza.

Matteo 5:37: "Ma stai parlando, sì, sì, no, no; perché ciò che accade è di origine malvagia." Questo verso parla dell'importanza dell'onestà e della verità nelle nostre parole e azioni. Jacob ha agito disonestamente ingannando suo padre per ricevere la benedizione.

Efesini 4:25: "Quindi lascia la menzogna e dì la verità ognuno con il loro vicino, perché siamo membri l'uno dell'altro." Questo verso parla dell'importanza di dire la verità nelle nostre relazioni interpersonali, riconoscendo che facciamo parte di una comunità. Jacob violò questa fiducia mentendo a suo padre e ingannando suo fratello.