Cronache 2, 33

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Quando divenne re, Manasse aveva dodici anni; regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme.

2 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo gli abomini delle nazioni che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.

3 Costruì di nuovo le alture che suo padre Ezechia aveva demolito, eresse altari ai Baal, fece pali sacri, si prostrò davanti a tutto l'esercito del cielo e lo servì.

4 Costruì altari nel tempio del Signore, riguardo al quale il Signore aveva detto: "A Gerusalemme porrò il mio nome per sempre".

5 Eresse altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili del tempio del Signore.

6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innòm, si affidò a vaticini, presagi e magie, istituì negromanti e indovini. Compì in molte maniere ciò che è male agli occhi del Signore, provocando il suo sdegno.

7 Collocò l'immagine dell'idolo, che aveva fatto scolpire, nel tempio di Dio, riguardo al quale Dio aveva detto a Davide e a Salomone, suo figlio: "In questo tempio e a Gerusalemme, che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre.

8 Non permetterò più che il piede degli Israeliti erri lontano dal suolo che io ho destinato ai vostri padri, purché si impegnino a osservare tutto quello che ho comandato loro, secondo tutta la legge, gli statuti e i decreti comunicati per mezzo di Mosè".

9 Manasse spinse Giuda e gli abitanti di Gerusalemme a fare peggio delle nazioni che il Signore aveva estirpato davanti agli Israeliti.

10 Il Signore parlò a Manasse e al suo popolo, ma non gli prestarono attenzione.

11 Allora il Signore mandò contro di loro i comandanti dell'esercito del re assiro; essi presero Manasse con uncini, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero a Babilonia.

12 Ridotto in tale miseria, egli placò il volto del Signore, suo Dio, e si umiliò molto di fronte al Dio dei suoi padri.

13 Egli lo pregò e Dio si lasciò commuovere, esaudì la sua supplica e lo fece tornare a Gerusalemme nel suo regno; così Manasse riconobbe che il Signore è Dio.

14 In seguito, egli costruì il muro esterno della Città di Davide, a occidente del Ghicon, nella valle fino alla porta dei Pesci, e circondò l'Ofel, e lo sollevò a notevole altezza. In tutte le fortezze di Giuda egli pose comandanti dell'esercito.

15 Rimosse gli dèi degli stranieri e l'idolo dal tempio del Signore, insieme con tutti gli altari che egli aveva costruito sul monte del tempio del Signore e a Gerusalemme, e gettò tutto fuori della città.

16 Restaurò l'altare del Signore e offrì su di esso sacrifici di comunione e di lode e comandò a Giuda di servire il Signore, Dio d'Israele.

17 Tuttavia il popolo continuava a sacrificare sulle alture, anche se lo faceva in onore del Signore, suo Dio.

18 Le altre gesta di Manasse, la preghiera al suo Dio e le parole che i veggenti gli comunicarono a nome del Signore, Dio d'Israele, ecco sono descritte negli atti dei re d'Israele.

19 La sua preghiera e come fu esaudito, tutta la sua colpa e la sua infedeltà, le località ove costruì alture, eresse pali sacri e immagini scolpite prima della sua umiliazione, sono descritte negli atti di Cozài.

20 Manasse si addormentò con i suoi padri, lo seppellirono nel suo palazzo e al suo posto divenne re suo figlio Amon.

21 Quando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni a Gerusalemme.

22 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come Manasse, suo padre. Amon offrì sacrifici a tutti gli idoli eretti da Manasse, suo padre, e li servì.

23 Non si umiliò davanti al Signore, come si era umiliato Manasse, suo padre; anzi Amon aumentò le sue colpe.

24 I suoi ufficiali congiurarono contro di lui e l'uccisero nel suo palazzo.

25 Ma il popolo della terra colpì quanti avevano congiurato contro il re Amon e proclamò re, al suo posto, suo figlio Giosia.




Versículos relacionados com Cronache 2, 33:

Il capitolo 33 di 2 Chronicles narra la storia di Manasse, figlio di Ezechia, che regnò a Giuda per 55 anni e fece ciò che era malvagio agli occhi del Signore, portando il popolo all'idolatria e alla pratica delle abominazioni. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati nel capitolo:

2 Re 21:9: "Ma non hanno sentito; e Manasse li fece estrarre più delle nazioni da cui il Signore aveva distrutto davanti ai figli di Israele." Questo verso illustra l'estensione dell'apostasia di Manasse e come colpì non solo lui, ma tutto il popolo di Giuda.

Isaia 55:7: "Lascia i malvagi alla sua strada e l'uomo malvagio i suoi pensieri, e converti al Signore, per essere solidale con lui; diventare al nostro Dio, perché è bello perdonare." Questo verso parla dell'importanza della conversione e del pentimento, sottolineando che Dio è misericordioso e disposto a perdonare coloro che si rivolgono a lui.

Salmo 32:5: "Confesso al mio peccato e la mia malvagità non si è rivelata. Questo salmo evidenzia l'importanza della confessione dei peccati e di come ciò possa portare al perdono e al ripristino.

2 Cronache 34:27: "Per il tuo cuore è riuscito e ti umilia davanti a Dio, ascoltando le sue parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, e umiliato davanti a me davanti a me, e strappò i suoi indumenti e piangei davanti a me, anche io io, io anche io, io ho anche io, io ho anche io, io ho ti ascoltò, dice il Signore. " Questo verso parla della risposta di Dio all'umiltà e al pentimento, indicando che è disposto a perdonare e ascoltare coloro che si rivolgono a lui.

2 Corinzi 7:10: "Per la tristezza secondo Dio produce pentimento per la salvezza, che a nessuno porta pesa; ma la tristezza del mondo produce la morte". Questo verso evidenzia l'importanza della tristezza e del dolore nella vita cristiana, sottolineando che può portare al pentimento e alla salvezza.





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