Geremia, 41

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Ora, nel settimo mese, Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisamà, di stirpe regale, si recò con dieci uomini da Godolia, figlio di Achikàm, a Mispa, e mentre là a Mispa prendevano cibo insieme,

2 Ismaele, figlio di Netania, si alzò con i suoi dieci uomini e colpì di spada Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan. Così uccisero colui che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.

3 Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mispa e i Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano là.

4 Due giorni dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva della cosa,

5 giunsero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore.

6 Ismaele, figlio di Netania, uscì loro incontro da Mispa, mentre essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite da Godolia, figlio di Achikàm".

7 Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele, figlio di Netania, con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una cisterna.

8 Fra quelli si trovavano dieci uomini, che dissero a Ismaele: "Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei campi: grano, orzo, olio e miele". Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli.

9 La cisterna in cui Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva ucciso era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruito quando era in guerra contro Baasà, re d'Israele; Ismaele, figlio di Netania, la riempì dei cadaveri.

10 Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava a Mispa, le figlie del re e tutto il popolo rimasto a Mispa, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia, figlio di Achikàm. Ismaele, figlio di Netania, li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.

11 Intanto Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele, figlio di Netania.

12 Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele, figlio di Netania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon.

13 Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne rallegrò.

14 Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mispa si voltò e, ritornato indietro, raggiunse Giovanni, figlio di Karèach.

15 Ma Ismaele, figlio di Netania, sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso gli Ammoniti.

16 Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa dopo aver ucciso Godolia, figlio di Achikàm, uomini d'arme, donne, fanciulli e cortigiani, e li condussero via da Gàbaon.

17 Essi partirono e sostarono a Gherut-Chimàm, che si trova vicino a Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto,

18 lontano dai Caldei. Avevano infatti paura di loro, poiché Ismaele, figlio di Netania, aveva ucciso Godolia, figlio di Achikàm, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.




Versículos relacionados com Geremia, 41:

Geremia 41 descrive l'omicidio di Gedaliah, il governatore nominato dai babilonesi per governare il residuo di Giuda dopo la caduta di Gerusalemme. Ismaele, un discendente reale, Gedalia della foresta e molti altri ebrei e babilonesi che erano con lui. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

2 re 25:25: "Ma è successo che, nel settimo mese arrivò Ismaele, figlio di Netanias, figlio di Elisama, di discesa reale, e dieci uomini con lui, e ferito Gedaliah, e morì, insieme agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e agli ebrei e I Caldei che erano con lui a Mizpá. " Questo verso descrive lo stesso evento descritto in Geremia 41: Ismael Mata Gedaliah e quelli che erano con lui a Mizpá.

2 Re 25:26: "Poi tutte le persone sono salite dal più piccolo al più grande, insieme ai capitani dell'esercito, e sono andati in Egitto, perché temevano i caldei". Dopo l'omicidio di Gedaliah, le persone che erano con lui fuggono in Egitto per paura delle rappresaglie babilonese. Questo verso si riferisce a Geremia 41, poiché entrambi i capitoli parlano della fuga del popolo.

Geremia 42:14: "Non avere il re di Babilonia, che temi, non temi, dice il Signore, perché io sono con te per salvarti e per liberarti della mano." Questo verso è parlato da Geremia agli ebrei che volevano fuggire in Egitto dopo l'omicidio di Gedaliah. Si riferisce a Geremia 41 perché entrambi i capitoli parlano della paura della gente e dei loro tentativi di proteggersi.

2 Re 25:23: "Ma quando tutti i capitani dell'esercito e i loro uomini sentirono che il re di Babilonia aveva nominato Gedaliah dal governatore, Gedaliah venne a Mizpá; ma Ismaele, figlio di Netania e Joan, figlio di Careá e Seraías, Figlio di Tanumette, di Netofa, e Jaazanias, figlio della Maacatite, loro e dei loro uomini. " Questo verso si riferisce a Geremia 41, in quanto descrive alcuni dei personaggi che appaiono in entrambi i capitoli: Ismaele e Joan.

Geremia 42:11: "Non avere il re di Babilonia, che temi, non temi, dice il Signore, perché sono per te per salvarti e per liberarti dalla tua mano." Questo verso è una ripetizione del versetto 3 e si riferisce anche a Geremia 41 perché entrambi i capitoli parlano della paura della gente e dei loro tentativi di proteggersi.





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