Giosuè, 7

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Ma gli Israeliti violarono la legge dello sterminio: Acan, figlio di Carmì, figlio di Zabdì, figlio di Zerach, della tribù di Giuda, si impadronì di cose votate allo sterminio e allora la collera del Signore si accese contro gli Israeliti.

2 Giosuè inviò degli uomini da Gerico ad Ai, che si trova presso Bet-Aven, a oriente di Betel, con quest'ordine: "Salite a esplorare la regione". Quegli uomini salirono a esplorare Ai,

3 ritornarono da Giosuè e gli dissero: "Non c'è bisogno che vada tutto il popolo: vadano all'assalto due o tremila uomini, ed espugneranno Ai; non impegnare tutto il popolo, perché sono in pochi".

4 Vi andarono allora del popolo circa tremila uomini, ma dovettero fuggire davanti a quelli di Ai,

5 che ne uccisero circa trentasei, li inseguirono dalla porta della città fino a Sebarìm, sconfiggendoli sulle pendici. Il cuore del popolo si sciolse come acqua.

6 Giosuè si stracciò le vesti, si prostrò con la faccia a terra davanti all'arca del Signore e lì rimase fino a sera insieme agli anziani d'Israele, e si cosparsero il capo di polvere.

7 Giosuè disse: "Ah! Signore Dio, perché hai voluto far passare il Giordano a questo popolo, per consegnarci poi nelle mani dell'Amorreo e distruggerci? Avessimo deciso di stabilirci al di là del Giordano!

8 Perdona, Signore mio: che posso dire, dal momento che Israele ha dovuto volgere le spalle di fronte ai suoi nemici?

9 Lo udranno i Cananei e tutti gli abitanti della regione, ci accerchieranno e cancelleranno il nostro nome dalla terra. E tu, che farai per il tuo grande nome?".

10 Rispose il Signore a Giosuè: "Àlzati, perché stai con la faccia a terra?

11 Israele ha peccato. Essi hanno trasgredito il patto che avevo loro imposto e hanno preso cose votate allo sterminio: hanno rubato, hanno dissimulato, le hanno messe nei loro sacchi!

12 Gli Israeliti non potranno resistere ai loro nemici, volgeranno loro le spalle, perché sono incorsi nello sterminio. Non sarò più con voi, se non estirperete da voi la causa dello sterminio.

13 Su, santifica il popolo e di' loro: "Per domani santificatevi, perché così dice il Signore, Dio d'Israele: C'è una causa di sterminio in mezzo a te, Israele! Tu non potrai resistere ai tuoi nemici, finché non eliminerete da voi la causa dello sterminio.

14 Vi accosterete dunque domattina divisi per tribù: la tribù che il Signore avrà designato con la sorte si accosterà per casati e il casato che il Signore avrà designato si accosterà per famiglie; la famiglia che il Signore avrà designato si accosterà per individui.

15 Colui che risulterà causa di sterminio sarà bruciato lui e tutte le sue cose, per aver trasgredito il patto del Signore e aver commesso un'infamia in Israele"".

16 Giosuè si alzò di buon mattino e fece accostare Israele per tribù e venne sorteggiata la tribù di Giuda.

17 Fece accostare i casati di Giuda e venne sorteggiato il casato degli Zerachiti; fece accostare il casato degli Zerachiti per famiglie e venne sorteggiato Zabdì;

18 fece accostare la sua famiglia per individui e venne sorteggiato Acan, figlio di Carmì, figlio di Zabdì, figlio di Zerach, della tribù di Giuda.

19 Disse allora Giosuè ad Acan: "Figlio mio, da' gloria al Signore, Dio d'Israele, e rendigli lode. Raccontami dunque che cosa hai fatto, non me lo nascondere".

20 Acan rispose a Giosuè: "È vero, io ho peccato contro il Signore, Dio d'Israele, e ho fatto quanto vi dirò:

21 avevo visto nel bottino un bel mantello di Sinar, duecento sicli d'argento e un lingotto d'oro del peso di cinquanta sicli. Li ho desiderati e me li sono presi, ed eccoli nascosti in terra al centro della mia tenda, e l'argento è sotto".

22 Giosuè mandò incaricati che corsero alla tenda, ed ecco, tutto era nascosto nella tenda e l'argento era sotto.

23 Presero il tutto dalla tenda, lo portarono a Giosuè e a tutti gli Israeliti e lo deposero davanti al Signore.

24 Giosuè allora prese Acan figlio di Zerach con l'argento, il mantello, il lingotto d'oro, i suoi figli, le sue figlie, i suoi buoi, i suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e quanto gli apparteneva. Tutto Israele era con lui ed egli li condusse alla valle di Acor.

25 Giosuè disse: "Come tu ci hai arrecato disgrazia, così oggi il Signore l'arrechi a te!". Tutti gli Israeliti lo lapidarono. Poi li bruciarono tutti e li coprirono di pietre.

26 Eressero poi sul posto un gran mucchio di pietre, che esiste ancora oggi. E il Signore placò l'ardore della sua ira. Perciò quel luogo si chiama valle di Acor fino ad oggi.




Versículos relacionados com Giosuè, 7:

Joshua 7 si rivolge all'episodio in cui Israele è sconfitto dagli abitanti della città di AI. Questo perché Achian, uno dei soldati israeliani, aveva disobbedito agli ordini di Dio di non prendere a sé nessuno dei bottino della città di Gerico. A causa di questa trasgressione, Dio rimuove la sua protezione sul popolo di Israele, permettendo loro di essere sconfitti. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Joshua 7.

Genesi 3:11: "E Dio chiese: 'Chi ti disse che eri nudo? Hai mangiato l'albero da cui ti ho proibito di mangiare?'" Questo versetto parla dell'importanza dell'obbedienza agli ordini di Dio. Proprio come Dio aveva proibito Adamo ed Eva a mangiare dal frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, aveva proibito gli israeliti di prendere il bottino di Gerico per se stesso.

Deuteronomio 7:26: "Non portano cose abominevoli a casa tua, o sarai maledetto come lei. Li odiano completamente e li considerano sporchi, perché sono cose dedicate alla distruzione". Questo verso parla dell'importanza di evitare l'acquisizione di oggetti maledetti. Acin aveva disobbedito a questo ordine prendendo alcuni dei bottino di Gerico per se stesso.

Salmo 66:18: "Se avessi mantenuto l'iniquità nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe ascoltato." Questo verso parla dell'importanza della confessione e del pentimento dei peccati. Acã viene scoperto e punito solo dopo aver confessato il suo peccato.

Isaia 59:2: "Le tue iniquità ti hanno separato dal tuo Dio, i tuoi peccati si sono nascosti dalla sua faccia e quindi non ti sentirà." Questo verso parla dell'importanza dell'obbedienza a Dio per mantenere la sua protezione. La disobbedienza di Acin aveva guidato la rimozione della protezione divina sul popolo di Israele.

1 Corinzi 15:33: "Non essere ingannato: la cattiva compagnia corrompe una buona morale." Questo verso parla dell'importanza di stare lontano da coloro che praticano il male. Acin è stato punito non solo dal suo stesso peccato, ma anche perché la sua azione ha influenzato l'intera comunità di Israele.





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