Genesi, 48

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: «Ecco, tuo padre è malato!». Allora egli condusse con sé i due figli Manasse ed Efraim.

2 Fu riferita la cosa a Giacobbe: «Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te». Allora Israele raccolse le forze e si mise a sedere sul letto.

3 Giacobbe disse a Giuseppe: «Dio onnipotente mi apparve a Luz, nel paese di Canaan, e mi benedisse

4 dicendomi: Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un insieme di popoli e darò questo paese alla tua discendenza dopo di te in possesso perenne.

5 Ora i due figli che ti sono nati nel paese d'Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, sono miei: Efraim e Manasse saranno miei come Ruben e Simeone.

6 Invece i figli che tu avrai generati dopo di essi, saranno tuoi: saranno chiamati con il nome dei loro fratelli nella loro eredità.

7 Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, Rachele, tua madre, mi morì nel paese di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Efrata, e l'ho sepolta là lungo la strada di Efrata, cioè Betlemme».

8 Poi Israele vide i figli di Giuseppe e disse: «Chi sono questi?».

9 Giuseppe disse al padre: «Sono i figli che Dio mi ha dati qui». Riprese: «Portameli perché io li benedica!».

10 Ora gli occhi di Israele erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò.

11 Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo più di vedere la tua faccia ed ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche la tua prole!».

12 Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra.

13 Poi li prese tutti e due, Efraim con la sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra di Israele, e li avvicinò a lui.

14 Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Efraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito.

15 E così benedisse Giuseppe: i miei padri Abramo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino ad oggi,

16 l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi giovinetti! Sia ricordato in essi il mio nome e il nome dei miei padri Abramo e Isacco e si moltiplichino in gran numero in mezzo alla terra!».

17 Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Efraim e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del padre per toglierla dal capo di Efraim e porla sul capo di Manasse.

18 Disse al padre: «Non così, padre mio: è questo il primogenito, posa la destra sul suo capo!».

19 Ma il padre ricusò e disse: «Lo so, figlio mio, lo so: anch'egli diventerà un popolo, anch'egli sarà grande, ma il suo fratello minore sarà più grande di lui e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni».

20 E li benedisse in quel giorno: per benedire, dicendo: Dio ti renda come Efraim e come Manasse!».

21 Poi Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà tornare al paese dei vostri padri.

22 Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei con la spada e l'arco».




Versículos relacionados com Genesi, 48:

Genesi 48 narra il momento in cui Jacob benedica i suoi nipoti Efraim e Manasse, i figli di Giuseppe. Jacob concede la benedizione del primogenito a Ephraim, il più giovane, invece di Manasse il più antico, che era insolito nella cultura del tempo. I seguenti cinque versetti sono stati selezionati per la loro rilevanza con gli argomenti affrontati in questo capitolo.

1 Timoteo 4:14: "Il dono che è in te non è disprezzato, che è stato dato alla profezia, con l'imposizione delle mani dell'anziano". La benedizione di Jacob su Ephraim e Manasse è un esempio di come un leader può identificare e benedire coloro che hanno regali e abilità speciali, anche se non sono gli anziani o più ovvi.

Romani 8:17: "E se siamo bambini, siamo presto anche eredi, eredi di Dio e co-erei di Cristo: se è certo che soffriamo con lui, possiamo essere glorificati con lui." La benedizione del diritto di nascita concesso a Efraim e non Manasse è un esempio di come Dio sceglie spesso il meno ovvio o apparentemente meno capace di ricevere benedizioni e onori.

Proverbi 17:6: "La vecchia corona sono i figli dei loro figli; e la gloria dei loro figli sono i loro genitori". Jacob dimostra amore e cura dei loro nipoti, benedirli e riconoscere l'importanza della prossima generazione per la continuità della famiglia e dell'eredità.

1 Pietro 2:9: "Ma tu sei la generazione eletta, il sacerdozio reale, la nazione santa, il popolo acquisito, che puoi annunciare le virtù di colui che ti chiamava dall'oscurità alla sua meravigliosa luce." La benedizione concessa a Ephraim e Manasse è un esempio di come Dio può usare la prossima generazione per eseguire i suoi scopi e trasmettere i suoi valori.

Ebrei 11:21: "Per fede, Giacobbe, vicino alla morte, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e lo adorava, inclinato alla fine del suo confine". La benedizione di Jacob sui suoi nipoti è un esempio di come la fede può ispirare un padre o un nonno a benedire e trasmettere valori spirituali alla prossima generazione.





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