Geremia, 25

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -.

2 Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo:

3 «Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitrè anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato.

4 Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare

5 quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvagie; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre.

6 Non seguite altri dei per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male.

7 Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia.

8 Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole,

9 ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne.

10 Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada.

11 Tutta questa regione sarà abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni.

12 Quando saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Babilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne.

13 Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni.

14 Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani».

15 Così mi disse il Signore, Dio di Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio,

16 perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che manderò in mezzo a loro».

17 Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato:

18 a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi;

19 anche al faraone re d'Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo;

20 alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalòn, a Gaza, a Ekròn e ai superstiti di Asdòd,

21 a Edom, a Moab e agli Ammoniti,

22 a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidòne e ai re dell'isola che è al di là del mare,

23 a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono l'estremità delle tempie,

24 a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto,

25 a tutti i re di Zimrì, a tutti i re dell'Elam e a tutti i re della Media,

26 a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Sesàch berrà dopo di essi.

27 «Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi.

28 Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete!

29 Se io comincio a castigare proprio la città che porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti.

30 Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro: dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono; alza il suo ruggito contro la prateria, manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve, contro tutti gli abitanti del paese.

31 Il rumore giunge fino all'estremità della terra, perché il Signore viene a giudizio con le nazioni; egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo, abbandona gli empi alla spada. Parola del Signore.

32 Dice il Signore degli eserciti: Ecco, la sventura passa di nazione in nazione, un grande turbine si alza dall'estremità della terra.

33 In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremità all'altra della terra; non saranno pianti né raccolti né sepolti, ma saranno come letame sul suolo.

34 Urlate, pastori, gridate, rotolatevi nella polvere, capi del gregge! Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello; stramazzerete come scelti montoni.

35 Non ci sarà rifugio per i pastori né scampo per i capi del gregge.

36 Sentite le grida dei pastori, gli urli delle guide del gregge, perché il Signore distrugge il loro pascolo;

37 sono devastati i prati tranquilli a causa dell'ardente ira del Signore.

38 Il leone abbandona la sua tana, poiché il loro paese è una desolazione a causa della spada devastatrice e a causa della sua ira ardente».




Versículos relacionados com Geremia, 25:

Geremia 25 presenta la profezia del calice dell'ira di Dio che sarà liberata dalle nazioni. Dio è stanco del peccato e dell'idolatria del popolo e manda Geremia per avvertirli dell'imminente distruzione. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

Isaia 51:17: "Risvegliati, risvegliati! Alzati, o Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano del Signore il calice della tua ira; hai bevuto, zuccherato e lasciato scaricare." Questo verso presenta un'immagine simile a quella dell'ira di Dio, dimostrando che l'idea non è esclusiva per Geremia.

Apocalisse 14:10: "Berrà anche dal vino del colera di Dio, che è stato preparato senza miscelare, nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti agli angeli santi e prima dell'agnello. " Questo verso presenta una visione futura dell'ira di Dio che viene versata su coloro che lo rifiutano.

Salmo 75:8: "Perché nella mano del Signore c'è un calice, la cui schiuma di vino, piena di miscela; gli dà bere; ma tutti i malvagi della terra sorseggiano e bereranno alle feci." Questo verso mostra che l'idea dell'ira di Dio è un'immagine potente che attraversa l'intero vecchio e il Nuovo Testamento.

Isaia 24:19: "La terra è totalmente spezzata, la terra è affatto libera, la terra è scossa in modo estremo." Questo verso presenta una descrizione della distruzione che arriverà a seguito dell'ira di Dio.

Matteo 26:39: "E, avanzato un po ', cadde sul suo viso, pregando e dicendo, mio ​​padre, se possibile, mi passa questo calice; tuttavia, non come voglio, ma come vuoi." Questo verso presenta un'immagine di Gesù usando la metafora del calice per descrivere la sofferenza che stava per affrontare.





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