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  • Ecco: io verrò come un ladro; beato colui che è vigilante e conserva le sue vesti; così non camminerà ignudo e non lascerà scorgere la sua vergogna! (Apocalisse 16, 15)

  • Infine, il settimo versò la sua coppa nell'aria; dal tempio, dalla parte del trono, uscì una voce che disse: "E' compiuto". (Apocalisse 16, 17)

  • per cui la grande città si scisse in tre parti e le città delle nazioni crollarono. E fu fatta menzione davanti a Dio della grande Babilonia, affinché le fosse dato da bere il calice del vino della sua ira furente. (Apocalisse 16, 19)

  • Poi uno dei sette angeli dalle sette coppe s'avvicinò a me e mi disse: "Orsù, voglio mostrarti il castigo della grande meretrice, che sta assisa su acque copiose; (Apocalisse 17, 1)

  • Le corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ricevuto ancora un regno; riceveranno la regalità insieme alla bestia per una sola ora. (Apocalisse 17, 12)

  • E aggiunse: "Le acque su cui hai visto assisa la meretrice sono popoli, folle, nazioni e lingue. (Apocalisse 17, 15)

  • Le dieci corna che hai visto e la bestia prenderanno in odio la meretrice, la renderanno desolata e nuda, ne divoreranno le carni e la daranno alle fiamme. (Apocalisse 17, 16)

  • Dopo ciò vidi un altro angelo scendere dal cielo con grande potestà; la terra fu illuminata al suo splendore. (Apocalisse 18, 1)

  • Gridò con voce possente: "E' caduta, è caduta Babilonia, la grande! E' diventata rifugio di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere di ogni uccello impuro, carcere di ogni animale immondo e detestabile. (Apocalisse 18, 2)

  • Udii ancora un'altra voce dal cielo che disse: "Uscite da essa, o popolo mio, affinché non vi associate ai suoi stessi peccati e non siate colpiti dai suoi stessi flagelli. (Apocalisse 18, 4)

  • Come essa v'ha dato, così ripagatela; rendetele il doppio in proporzione delle sue opere; nella coppa in cui lei ha versato mescete doppia misura per lei. (Apocalisse 18, 6)

  • Per quanto di gloria e di sfarzo s'è data, altrettanto a lei date di lutto e tormento. Poiché dice in cuor suo: "Io siedo regina e vedova non sono e lutto non vedrò giammai", (Apocalisse 18, 7)


“Subamos sem nos cansarmos, sob a celeste vista do Salvador. Distanciemo-nos das afeições terrenas. Despojemo-nos do homem velho e vistamo-nos do homem novo. Aspiremos à felicidade que nos está reservada.” São Padre Pio de Pietrelcina