Tobi, 1

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Libro della storia di Tobi, figlio di Tòbiel, figlio di Anàniel, figlio di Aduel, figlio di Gàbael, della discendenza di Asiel, della tribù di Nèftali.

2 Al tempo di Salmanàssar, re degli Assiri, egli fu condotto prigioniero da Tisbe, che sta a sud di Kades di Nèftali, nell'alta Galilea, sopra Casor, verso occidente, a nord di Sefet.

3 Io, Tobi, passavo i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Ninive, nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine.

4 Mi trovavo ancora al mio paese, la terra d'Israele, ed ero ancora giovane, quando la tribù del mio antenato Nèftali abbandonò la casa di Davide e si staccò da Gerusalemme, la sola città fra tutte le tribù d'Israele scelta per i sacrifici. In essa era stato edificato il tempio, dove abita Dio, ed era stato consacrato per tutte le generazioni future.

5 Tutti i miei fratelli e quelli della tribù del mio antenato Nèftali facevano sacrifici sui monti della Galilea al vitello che Geroboàmo re d'Israele aveva fabbricato in Dan.

6 Io ero il solo che spesso mi recavo a Gerusalemme nelle feste, per obbedienza ad una legge perenne prescritta a tutto Israele. Correvo a Gerusalemme con le primizie dei frutti e degli animali, con le decime del bestiame e con la prima lana che tosavo alle mie pecore.

7 Consegnavo tutto ai sacerdoti, figli di Aronne, per l'altare. Davo anche ai leviti che allora erano in funzione a Gerusalemme le decime del grano, del vino, dell'olio, delle melagrane, dei fichi e degli altri frutti. Per sei anni consecutivi convertivo in danaro la seconda decima e la spendevo ogni anno a Gerusalemme.

8 La terza decima poi era per gli orfani, le vedove e i forestieri che si trovavano con gli Israeliti. La portavo loro ogni tre anni e la si consumava insieme, come vuole la legge di Mosè e secondo le raccomandazioni di Debora moglie di Anàniel, la madre di nostro padre, poiché mio padre, morendo, mi aveva lasciato orfano.

9 Quando divenni adulto, sposai Anna, una donna della mia parentela, e da essa ebbi un figlio che chiamai Tobia.

10 Dopo la deportazione in Assiria, quando fui condotto prigioniero e arrivai a Ninive, tutti i miei fratelli e quelli della mia gente mangiavano i cibi dei pagani;

11 ma io mi guardai bene dal farlo.

12 Poiché restai fedele a Dio con tutto il cuore,

13 l'Altissimo mi fece trovare il favore di Salmanàssar, del quale presi a trattare gli affari.

14 Venni così nella Media, dove, finché egli visse, conclusi affari per conto suo. Fu allora che a Rage di Media, presso Gabael, un mio parente figlio di Gabri, depositai in sacchetti la somma di dieci talenti d'argento.

15 Quando Salmanàssar morì, gli successe il figlio Sennàcherib. Allora le strade della Media divennero impraticabili e non potei più tornarvi.

16 Al tempo di Salmanàssar facevo spesso l'elemosina a quelli della mia gente;

17 donavo il pane agli affamati, gli abiti agli ignudi e, se vedevo qualcuno dei miei connazionali morto e gettato dietro le mura di Ninive, io lo seppellivo.

18 Seppellii anche quelli che aveva uccisi Sennàcherib, quando tornò fuggendo dalla Giudea, al tempo del castigo mandato dal re del cielo sui bestemmiatori. Nella sua collera egli ne uccise molti; io sottraevo i loro corpi per la sepoltura e Sennàcherib invano li cercava.

19 Ma un cittadino di Ninive andò ad informare il re che io li seppellivo di nascosto. Quando seppi che il re conosceva il fatto e che mi si cercava per essere messo a morte, colto da paura, mi diedi alla fuga.

20 I miei beni furono confiscati e passarono tutti al tesoro del re. Mi restò solo la moglie Anna con il figlio Tobia.

21 Neanche quaranta giorni dopo, il re fu ucciso da due suoi figli, i quali poi fuggirono sui monti dell'Ararat. Gli successe allora il figlio Assarhaddon. Egli nominò Achikar, figlio di mio fratello Anael, incaricato della contabilità del regno ed ebbe la direzione generale degli affari.

22 Allora Achikar prese a cuore la mia causa e potei così ritornare a Ninive. Al tempo di Sennàcherib re degli Assiri, Achik




Versículos relacionados com Tobi, 1:

Tobias 1 descrive la genealogia di Tobias e la sua lealtà verso il re assiro. Non ci sono temi specifici in questo capitolo che possono essere correlati ad altri versetti della Bibbia. Tuttavia, c'è una menzione di Sambierate, un governatore samaritano che è anche menzionato in Neemia come oppositore di Neemia e del popolo ebraico. Pertanto, i versi selezionati di seguito affrontano l'ostilità tra ebrei e samaritani e l'importanza della lealtà verso Dio.

Ezra 4:1-3: "Ora gli oppositori di Giuda e Benjamin hanno appreso che i figli della prigionia hanno costruito un tempio per il Signore, Dio di Israele. Lasciali edificare con noi; poiché, mentre cerchi il tuo Dio e abbiamo offerto Sacrifici dai giorni di ESAR-Hadom, re di Assiria, che ci fece venire qui. Ma Zerubbabel, Jesua e gli altri capi di casa patern di Israele hanno detto loro, non hai nulla a che fare con noi nella costruzione della casa del nostro dio Dio , ma lo costruiremo al Signore, Dio di Israele, come il re Ciro ci comandava, re di Persia ". Questo verso mostra ostilità tra gli ebrei e i samaritani durante la ricostruzione del tempio a Gerusalemme.

Neemia 2:19-20: "Ascoltandolo sambierate, l'oronite e tobias il servo dell'ammonite, questo non gli piaceva, con grande disgusto, che qualcuno venne a cercare il bene dei figli di Israele. E io andò da loro, loro, io, andò da loro, loro, io, andò da loro, e ha detto e detto -Ches: vedi il male in cui siamo, che Gerusalemme è afflitto e che le sue porte sono state bruciate; vieni, quindi, costruirà il muro di Gerusalemme, in modo che non saremo più riproduciti ". Questo versetto menziona Sambalato, un governatore samaritano che è un oppositore della neemia e del popolo ebraico.

Salmo 33:12: "La benedetta è la nazione il cui Dio è il Signore e il popolo a cui ha scelto per la sua eredità". Questo verso evidenzia l'importanza della lealtà verso Dio.

Isaia 44:21: "Ricorda queste cose, O Jacob, e tu, Israele, perché sei il mio servitore: ti ho laureato, mio ​​servitore sei, o Israele, non ti dimenticherò." Questo verso enfatizza la fedeltà di Dio al popolo eletto.

Geremia 29:13, "Mi cercherai e mi troverai, quando mi cercherai da tutto il tuo cuore." Questo verso mostra l'importanza della sincera ricerca di Dio e il suo scopo per le nostre vite.





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