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  • Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. (Levitico 25, 11)

  • Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti. (Levitico 25, 33)

  • Neppure campi situati nei dintorni delle città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne. (Levitico 25, 34)

  • Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. (Levitico 26, 29)

  • Quelli che tra voi saranno superstiti si consumeranno a causa delle proprie colpe nei territori dei loro nemici; anche a causa delle colpe dei loro padri periranno con loro. (Levitico 26, 39)

  • Quando dunque la terra sarà abbandonata da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserta, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi. (Levitico 26, 43)

  • Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo e dei frutti degli alberi, appartiene al Signore: è cosa consacrata al Signore. (Levitico 27, 30)

  • Questi furono i designati della comunità, i prìncipi delle loro tribù paterne, i capi delle migliaia d'Israele. (Numeri 1, 16)

  • e radunarono tutta la comunità, il primo giorno del secondo mese; furono registrati secondo le famiglie, secondo i loro casati paterni, contando il numero delle persone dai vent'anni in su, testa per testa. (Numeri 1, 18)

  • dei tendaggi del recinto e della cortina all'ingresso del recinto intorno alla Dimora e all'altare e delle corde per tutto il suo impianto. (Numeri 3, 26)

  • "Non provocate l'eliminazione della tribù delle famiglie dei Keatiti di mezzo ai leviti; (Numeri 4, 18)

  • Questo è il servizio delle famiglie dei Ghersoniti, quello che dovranno fare e quello che dovranno portare. (Numeri 4, 24)


“Subamos sem nos cansarmos, sob a celeste vista do Salvador. Distanciemo-nos das afeições terrenas. Despojemo-nos do homem velho e vistamo-nos do homem novo. Aspiremos à felicidade que nos está reservada.” São Padre Pio de Pietrelcina