Sapienza, 18

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Per i tuoi santi invece c'era una luce grandissima; quegli altri, sentendone le voci, senza vederne l'aspetto, li proclamavano beati, perché non avevano sofferto come loro

2 e li ringraziavano perché non nuocevano loro, pur avendo subìto un torto, e imploravano perdono delle passate inimicizie.

3 Invece desti loro una colonna di fuoco, come guida di un viaggio sconosciuto e sole inoffensivo per un glorioso migrare in terra straniera.

4 Meritavano di essere privati della luce e imprigionati nelle tenebre quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli, per mezzo dei quali la luce incorruttibile della legge doveva essere concessa al mondo.

5 Poiché essi avevano deliberato di uccidere i neonati dei santi - e un solo bambino fu esposto e salvato -, tu per castigo hai tolto di mezzo la moltitudine dei loro figli, facendoli perire tutti insieme nell'acqua impetuosa.

6 Quella notte fu preannunciata ai nostri padri, perché avessero coraggio, sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.

7 Il tuo popolo infatti era in attesa della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.

8 Difatti come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.

9 I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: di condividere allo stesso modo successi e pericoli, intonando subito le sacre lodi dei padri.

10 Faceva eco il grido discorde dei nemici e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.

11 Con la stessa pena il servo era punito assieme al padrone, l'uomo comune soffriva le stesse pene del re.

12 Tutti insieme, nello stesso modo, ebbero innumerevoli morti, e i vivi non bastavano a seppellirli, perché in un istante fu sterminata la loro prole più nobile.

13 Quanti erano rimasti increduli a tutto per via delle loro magie, allo sterminio dei primogeniti confessarono che questo popolo era figlio di Dio.

14 Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo rapido corso,

15 la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile

16 e, fermatasi, riempì tutto di morte; toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra.

17 Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili li atterrivano e timori inattesi piombarono su di loro.

18 Cadendo mezzi morti qua e là, mostravano quale fosse la causa della loro morte.

19 Infatti i loro sogni terrificanti li avevano preavvisati, perché non morissero ignorando il motivo delle loro sofferenze.

20 L'esperienza della morte colpì anche i giusti e nel deserto ci fu il massacro di una moltitudine, ma l'ira non durò a lungo,

21 perché un uomo irreprensibile si affrettò a difenderli, avendo portato le armi del suo ministero, la preghiera e l'incenso espiatorio; si oppose alla collera e mise fine alla sciagura, mostrando di essere il tuo servitore.

22 Egli vinse la collera divina non con la forza del corpo né con la potenza delle armi, ma con la parola placò colui che castigava, ricordando i giuramenti e le alleanze dei padri.

23 Quando ormai i morti erano caduti a mucchi gli uni sugli altri, egli, ergendosi là in mezzo, arrestò l'ira e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi.

24 Sulla sua veste lunga fino ai piedi portava tutto il mondo, le glorie dei padri scolpite su quattro file di pietre preziose e la tua maestà sopra il diadema della sua testa.

25 Di fronte a queste insegne lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura, perché bastava questa sola prova dell'ira divina.




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La saggezza 18 racconta la storia della notte di liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto e il passaggio attraverso il Mar Rosso. Il capitolo evidenzia il ruolo di Dio come protettivo e liberatorio del suo popolo e l'importanza della fede nel suo intervento divino.

Esodo 14:21: "Poi Mosè raggiunse il mare e il Signore, attraverso un forte vento orientale tutta la notte, fece tornare il mare. Lo trasformò in terra asciutta e le acque divise". Questo verso descrive il miracolo dell'apertura del Mar Rosso, che è stato uno degli eventi più significativi nella storia di Israele ed è menzionato nella saggezza 18:15.

Esodo 15:1: "Quindi Mosè e gli israeliti cantarono questa canzone al Signore: 'Canterò al Signore, perché è grande! Il cavallo e il suo cavaliere precipitano nel mare!'" Questa canzone di lode a Dio è Una risposta alla tua potente liberazione del popolo di Israele dell'esercito egiziano nel Mar Rosso. Anche la canzone di Mosè menzionata in Wisdom 18:9-10 celebra questo evento.

Esodo 14:13: "Mosè rispose al popolo: 'Non aver paura! Sii fermo e vedi la liberazione che ti porterai oggi. Gli egiziani che stai vedendo oggi, non li estivi mai!'" Mosè ha incoraggiato la gente Ancora una volta da Israele si fida di Dio e credere che sarebbe stato in grado di liberarli dal potere degli egiziani. Questo messaggio di speranza e fiducia è un tema importante nella saggezza 18.

Esodo 15:13: "Con la tua grazia hai guidato le persone che hanno salvataggio; Questo verso fa parte del canto di Mosè ed evidenzia il ruolo di Dio come Salvatore e Guida del suo popolo. La saggezza 18 sottolinea anche il potere salvatore di Dio e l'importanza di fidarsi in Lui.

Esodo 15:16: "Il popolo sarà rabbrividito con paura; gli abitanti della Filisti saranno un terrore improvviso". Il potere di Dio e il suo intervento nella liberazione del suo popolo erano così significativi che le nazioni vicine tremavano di paura. La risposta divina all'oppressione degli egiziani e la liberazione del popolo di Israele sono temi centrali nella saggezza 18.





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