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  • Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. (Genesi 2, 24)

  • Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». (Genesi 3, 1)

  • Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, (Genesi 3, 2)

  • ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». (Genesi 3, 3)

  • Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! (Genesi 3, 4)

  • Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». (Genesi 3, 5)

  • Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. (Genesi 3, 6)

  • Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. (Genesi 3, 7)

  • Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. (Genesi 3, 8)

  • Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». (Genesi 3, 9)

  • Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». (Genesi 3, 11)

  • Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». (Genesi 3, 13)


“Deus não opera prodígios onde não há fé.” São Padre Pio de Pietrelcina