Genesi, 4

24. Caino sarà vendicato sette volte, ma Lamech settantasette".

Versi relativi a Genesi, 4:

Il capitolo 4 di Genesis si occupa della storia di Caino e Abel, i primi figli di Adamo ed Eva. Caino, che era un agricoltore, offrì a Dio un'offerta di frutta e verdura, mentre Abel, che era un pastore, offrì a Dio il grasso dei primi agnelli nati nel suo gregge. Dio accettò l'offerta di Abel, ma non quella di Caino, che portò Caino a uccidere Abel. Ecco cinque versi relativi agli argomenti trattati in Genesi 4:

1 Giovanni 3:12: "Non essere come Caino, che apparteneva a quello malvagio e uccise suo fratello. E perché lo uccideva? Perché le sue opere erano malvagie e quelle di suo fratello erano giuste." Questo verso parla della storia di Caino e Abel come esempio di bene contro male e l'importanza di fare buone opere.

Ebrei 11:4: "Per fede Abel offrì a Dio un sacrificio superiore a quello di Caino. Per fede fu riconosciuto come giusto, quando Dio approvò le sue offerte. Sebbene sia morto, parla ancora attraverso la fede." Questo verso mette in evidenza l'importanza della fede e della giustizia e come Abel è stato riconosciuto da Dio per le sue offerte e la sua fede.

Proverbi 14:12: "C'è un modo che sembra giusto all'uomo, ma alla fine porta alla morte". Questo verso evidenzia l'importanza di seguire il modo giusto e fare scelte sagge per evitare gravi conseguenze come quella che Caino ha affrontato.

Genesi 4:15: "Ma il Signore disse a Caino:" Se qualcuno uccide Caino, soffrirà vendetta sette volte maggiore. "E il Signore ha messo un cartello in Caino in modo che nessuno lo avrebbe trovato ucciso." Questo verso mostra che Dio ha punito Caino per la sua azione, ma lo ha anche protetto dalla vendetta degli altri.

Genesi 4:26: "A sette anche un figlio nacque e lo chiamò Enos. A quel tempo gli uomini iniziarono a invocare il nome del Signore." Questo verso mette in evidenza l'inizio del culto di Dio tra le persone, dimostrando che anche nel mezzo della violenza e del peccato, c'erano ancora quelli che cercavano una connessione con Dio.