Ebrei, 12

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,

2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio.

3 Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo.

4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato

5 e avete gia dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli: e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;

6 perché il Signore corregge colui che egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio.

7 E' per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre?

8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!

9 Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita?

10 Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità.

11 Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.

12 Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite

13 e raddrizzate le vie storte per i vostri passi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

14 Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore,

15 vigilando che nessuno venga meno alla grazia di Dio. Non spunti né cresca alcuna radice velenosa in mezzo a voi e così molti ne siano infettati;

16 non vi sia nessun fornicatore o nessun profanatore, come Esaù, che in cambio di una sola pietanza vendette la sua primogenitura.

17 E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto, perché non trovò possibilità che il padre mutasse sentimento, sebbene glielo richiedesse con lacrime.

18 Voi infatti non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco ardente, né a oscurità, tenebra e tempesta,

19 né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola;

20 non potevano infatti sopportare l'intimazione: Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata.

21 Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: Ho paura e tremo.

22 Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa

23 e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione,

24 al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele.

25 Guardatevi perciò di non rifiutare Colui che parla; perché se quelli non trovarono scampo per aver rifiutato colui che promulgava decreti sulla terra, molto meno lo troveremo noi, se volteremo le spalle a Colui che parla dai cieli.

26 La sua voce infatti un giorno scosse la terra; adesso invece ha fatto questa promessa: Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo.

27 La parola ancora una volta sta a indicare che le cose che possono essere scosse son destinate a passare, in quanto cose create, perché rimangano quelle che sono incrollabili.

28 Perciò, poiché noi riceviamo in eredità un regno incrollabile, conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo un culto gradito a Dio, con riverenza e timore;

29 perché il nostro Dio è un fuoco divoratore.




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Ebrei 12 si occupa dell'importanza della disciplina divina nella vita dei credenti, che devono perseverare nella fede e non deviare dal percorso della giustizia. Il capitolo evidenzia anche l'importanza della pace e della santità nelle nostre vite, nonché la necessità di essere grati per il grande sacrificio di Gesù Cristo sulla croce. Di seguito sono riportati cinque versetti che affrontano questi temi:

Isaia 35:8: "E ci sarà un modo, un percorso che sarà chiamato il modo santo; il sporco non lo attraverserà, ma sarà per quelli. I camminatori, anche gli sciocchi, non si sbaglieranno." Questo verso mette in evidenza l'importanza della santità e della purezza nelle nostre vite, che devono essere caratteristiche di tutti coloro che seguono il percorso santo di Dio.

Salmo 34:14: "Devia dal male e fa bene; cerca la pace e seguila". Questo verso ci ricorda l'importanza della pace nella nostra vita e come dovremmo sforzarci di coltivarlo nelle nostre relazioni con gli altri.

Proverbi 3:11-12: "Mio figlio, non disprezzare la disciplina del Signore, né scoraggiarti quando ti rimprovera. Per le discipline del Signore che ama, proprio come il padre fa al figlio a cui vuole bene. " Questo verso ci ricorda l'importanza della disciplina divina nelle nostre vite e come può aiutarci a crescere e maturare nella nostra fede.

Filippesi 4:6-7: "Non avere ansiosi di nulla, ma in tutto, per la preghiera e la supplica con il Ringraziamento, presenta le tue petizioni a Dio. E la pace di Dio, che supera ogni comprensione, manterrà loro i tuoi cuori e il tuo Menti in Cristo Gesù ". Questo verso evidenzia l'importanza di essere grati in ogni circostanza e cercare la pace di Dio nella nostra vita.

1 Pietro 2:21: "Per questo sei stato chiamato, perché Cristo ha sofferto per te, lasciandoti l'esempio, che puoi seguire i tuoi passi." Questo verso evidenzia l'importanza di seguire l'esempio di Cristo nelle nostre vite e sforzarsi di vivere una vita che onora Dio.





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