Vangelo secondo Marco, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa

2 e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.

3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.

4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.

5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».

6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro:

7 «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».

8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori?

9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?

10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati,

11 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».

12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.

14 Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».

15 Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.

16 Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?».

17 Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».

18 Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».

19 Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.

20 Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.

21 Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.

22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».

23 In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.

24 I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?».

25 Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?

26 Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?».

27 E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!

28 Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».




Versículos relacionados com Vangelo secondo Marco, 2:

San Marco 2 presenta diverse narrazioni che enfatizzano l'autorità di Gesù come Figlio di Dio. Nel primo episodio, Gesù guarisce un paralitico che dice che i suoi peccati sono stati perdonati, il che causa l'indignazione tra gli scribi presenti. Quindi Gesù chiama Levi per seguirlo e cenare a casa sua con altri pubblicani e peccatori. Ancora una volta, i farisei mettono in discussione la condotta di Gesù. Risponde dicendo che è venuto a chiamare i peccatori al pentimento e non ai giusti. Infine, Gesù viene interrogato dai farisei sul digiuno e risponde con una metafora sull'impossibilità di mettere una nuova patch in abito vecchio.

Romani 3:23: "Perché tutti hanno peccato e privato sono della gloria di Dio". Questo verso enfatizza la condizione universale del peccato. Gesù offrì la guarigione fisica al paralitico, ma prima, disse che i suoi peccati erano perdonati. Ciò indica che la guarigione fisica è solo una manifestazione di guarigione spirituale di cui tutti hanno bisogno.

Isaia 42:6: "Io, il Signore, ti ho chiamato nella giustizia, e ti prenderò per mano e ti terrò, e ti darò dall'alleanza del popolo e alla luce dei gentili." Gesù chiama Levi per seguirlo e cenare con peccatori e pubblicani. Ciò rappresenta l'inclusione di tutti i tipi di persone nel loro messaggio di salvezza.

Luca 5:31: "E Gesù, rispondendo, disse loro: non hanno bisogno di cure mediche, ma dei malati." Questo passaggio rafforza la risposta di Gesù ai farisei sul perché mangia con pubblicani e peccatori. Venne a chiamare i peccatori al pentimento, non i giusti.

Colossesi 2:23: "che in realtà hanno un certo aspetto di saggezza, devozione volontaria, umiltà e nella disciplina del corpo, ma non sono altro che per la soddisfazione della carne". Questo passaggio ricorda la metafora di Gesù sopra la nuova patch in vecchio vestito. Sta dimostrando che il digiuno, come pratica religiosa, può essere inefficace se praticato superficialmente senza una vera connessione con Dio.

Matteo 12:8: "Per il Figlio dell'uomo fino a quando il Sabbath è Lord." Questo verso rafforza l'autorità di Gesù come Figlio di Dio. Usa questa autorità per perdonare i peccati, curare il paralitico e mettere in discussione la pratica religiosa di superficie dei farisei.





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