Corinzi 1, 16

21. Il saluto è di mia mano, di Paolo.

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Il capitolo 16 di 1 Corinzi si occupa di alcune questioni pratiche relative alla raccolta di offerte per i santi di Gerusalemme, piani di viaggio e saluti finali. Inoltre, c'è un'esortazione finale sull'importanza di fare tutto con amore. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

Atti 20:35: "In tutto ciò che ti ho mostrato che, lavorando così, è necessario aiutare i malati e ricordare le parole del Signore Gesù, che ha detto:" È una cosa più benedetta da dare che ricevere ". Questo verso evidenzia l'importanza di aiutare i bisognosi e rafforza l'idea di raccogliere offerte ai santi di Gerusalemme, menzionati in 1 Corinzi 16:1-4.

2 Corinzi 8:4: "Chiedici, con molti Rogos, che abbiamo accettato la grazia e la comunicazione di questo servizio, che è stato fatto con i santi". Questo verso si riferisce anche alla raccolta di offerte ai santi di Gerusalemme e sottolinea la generosità dei cristiani per aiutare i bisognosi.

Romani 15:25-26: "Ma ora vado a Gerusalemme per ministrare i santi. Perché sembrava bello per Macedonia e Achaia fare una collezione ai poveri tra i santi di Gerusalemme." Questo verso si riferisce alla stessa raccolta di offerte ai santi di Gerusalemme menzionati in 1 Corinzi 16:1-4 ed evidenzia come questo aiuto sia stato visto come una responsabilità dell'intera chiesa.

2 Timoteo 4:20: "Erasto era a Corinto e ho lasciato Sick Trophy a Miletus." Questo verso si riferisce alla sezione dei piani di viaggio in 1 Corinzi 16:5-9 e mostra che le persone menzionate in questi versetti erano reali e hanno agito nel ministero.

1 Corinzi 16:14: "Tutte le tue cose sono fatte con amore". Questo è l'ultimo verso del capitolo ed evidenzia l'importanza di fare tutte le cose con amore, un'esortazione che permea l'intero libro di 1 Corinzi.