Gàlati, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Quattordici anni dopo, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito:

2 vi andai però in seguito a una rivelazione. Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano.

3 Ora neppure Tito, che era con me, benché fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere;

4 e questo contro i falsi fratelli intrusi, i quali si erano infiltrati a spiare la nostra libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi;

5 ma a loro non cedemmo, non sottomettendoci neppure per un istante, perché la verità del Vangelo continuasse a rimanere salda tra voi.

6 Da parte dunque delle persone più autorevoli - quali fossero allora non m'interessa, perché Dio non guarda in faccia ad alcuno - quelle persone autorevoli a me non imposero nulla.

7 Anzi, visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi -

8 poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti -

9 e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi.

10 Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri, ed è quello che mi sono preoccupato di fare.

11 Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto.

12 Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma, dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi.

13 E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, tanto che pure Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.

14 Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?".

15 Noi, che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori,

16 sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.

17 Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, Cristo è forse ministro del peccato? Impossibile!

18 Infatti se torno a costruire quello che ho distrutto, mi denuncio come trasgressore.

19 In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo,

20 e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

21 Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano.




Versículos relacionados com Gàlati, 2:

Galati 2 si occupa del conflitto tra Paolo e i giudaizzatori che hanno insegnato che i Gentili dovevano seguire la legge del mosaico per essere salvati. In questo capitolo Paolo difende la sua autorità apostolica e il suo messaggio di salvezza per fede in Gesù Cristo, non dalle opere della legge. Riferisce anche il suo incontro con Peter ad Antiochia, in cui Peter ha agito ipocriticamente mentre si allontanava dai Gentili a causa della pressione dei giudaizzanti. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Galati 2:

Romani 3:28: "Concludiamo quindi che l'uomo è giustificato dalla fede, indipendentemente dalle opere della legge". Questo versetto ribadisce il messaggio centrale di Paolo in Galati 2 che la salvezza è per fede in Gesù Cristo, non per le opere della legge.

Efesini 2:8-9: "Perché per grazia sei salvato, attraverso la fede; e questo non viene da te, è il dono di Dio; non dalle opere, in modo che nessuno possa glorioso." Questo verso rafforza anche l'idea che la salvezza sia per grazia di Dio, ricevuta dalla fede e non dalle opere della legge.

Atti 15:1: "Poi alcuni uomini che erano discesi dalla Giudea hanno insegnato ai loro fratelli, se non circoncidi l'usanza di Mosè, non puoi essere salvato." Questo verso illustra il conflitto tra i giudaizzatori e i cristiani gentili, che credevano che la circoncisione e l'obbedienza alla legge fossero necessarie per la salvezza.

Atti 15:10: "Ora perché provi Dio, indossando la cervice dei discepoli un giogo che né i nostri genitori né noi potevamo sopportare?" Questo verso è una dichiarazione di Pietro durante il Consiglio di Gerusalemme, dove ha riconosciuto che la legge del mosaico era troppo pesante per i gentili e che furono salvati dalla grazia di Dio, proprio come gli ebrei.

Colossesi 2:16-17: "Pertanto, nessuno ti giudica per aver mangiato, o bere, o a causa dei giorni della festa, o della luna nuova o del sabato, che sono ombre di cose che arriveranno; ma il corpo esso è da Cristo. " Questo versetto sottolinea che le pratiche della legge del mosaico, come i giorni della festa e dei sabato, erano ombre di ciò che doveva venire in Cristo e non erano più necessarie per la salvezza.





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