Atti degli Apostoli, 23

6. Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei; disse a gran voce: «Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».

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Il capitolo 23 Atti degli apostoli narra la continuazione della persecuzione subita da Paolo dopo la sua predicazione a Gerusalemme. Appare davanti al Sinedrio e fa la sua difesa, ma viene attaccato dai Sadducei e deve essere protetto dai soldati romani. Paolo viene trasferito a Cesarea per proteggerlo dagli ebrei che volevano ucciderlo. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

Salmo 27:1: "Il Signore è la mia luce e la mia salvezza; di chi avrò paura? Il Signore è il rifugio della mia vita; chi temerò?" Questo salmo parla della fiducia nel Signore nel mezzo di momenti difficili e della ricerca di rifugio.

Salmo 31:15: "I miei tempi sono nelle tue mani; liberami dalle mani dei miei nemici e di quelli che mi perseguitano". Questo verso è un appello a Dio per proteggere il salmista dai suoi nemici.

Proverbi 19:21: "Molti sono i piani nel cuore dell'uomo, ma lo scopo del Signore prevarrà". Questo proverbio evidenzia la sovranità di Dio riguardo ai piani degli uomini e su come trasformare situazioni difficili per soddisfare il suo scopo.

Geremia 1:8: "Non aver paura di loro, perché io sono con te per proteggerti", dice il Signore. "Questo è un messaggio di incoraggiamento di Dio a Geremia, che lo ha chiamato come profeta in tempi difficili.

Romani 8:28: "Sappiamo che Dio agisce in tutte le cose per il bene di coloro che lo amano, di coloro che sono stati chiamati secondo il loro scopo". Questo verso parla di come Dio può usare tutte le cose, anche quelle difficili, per soddisfare il suo scopo nella nostra vita.