Löydetty 240 Tulokset: Giuseppe
Dopo queste cose fu detto a Giuseppe: "Vedi, tuo padre è ammalato!". Allora egli condusse con sé i suoi due figli Efraim e Manasse. (Genesi 48, 1)
Lo riferirono a Giacobbe e gli dissero: "Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te". Allora Israele raccolse le forze e si pose seduto sul letto. (Genesi 48, 2)
Giacobbe disse a Giuseppe: "Dio onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan e mi benedisse; (Genesi 48, 3)
Poi Israele vide i figli di Giuseppe e disse: "Chi sono questi?". (Genesi 48, 8)
Giuseppe rispose a suo padre: "Sono i miei figli che Dio mi ha dato qui". Riprese: "Portameli, di grazia, che io li metta sulle ginocchia". (Genesi 48, 9)
Israele disse a Giuseppe: "Io non pensavo di vedere più la tua faccia, ed ecco, Dio mi ha dato di vedere anche la tua figliolanza!". (Genesi 48, 11)
Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra. (Genesi 48, 12)
Poi Giuseppe prese ambedue, Efraim con la sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra di Israele, e li avvicinò a lui. (Genesi 48, 13)
E così benedisse i figli di Giuseppe e disse: "Dio, davanti al quale camminarono i miei padri Abramo e Isacco, Dio che fu il mio pastore dacché esisto fino a questo dì, (Genesi 48, 15)
Giuseppe vide che suo padre aveva posato la sua destra sul capo di Efraim, e ciò gli spiacque. Prese perciò la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e posarla sul capo di Manasse, (Genesi 48, 17)
Poi Israele disse a Giuseppe: "Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà ritornare alla terra dei vostri padri. (Genesi 48, 21)
Giuseppe è un torello, un torello, figlio della fonte; tra i pascoli saltella il figlio della vacca. (Genesi 49, 22)