Salmi, 56

1. Al maestro di coro. Secondo "La colomba dei terebinti lontani". Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano a Gat.

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Il Salmo 56 è un salmo di lamento in cui il salmista chiama Dio per aiuto e protezione contro i suoi nemici. Esprime la sua fiducia in Dio e gli chiede di giudicare i suoi nemici. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo Salmo:

Salmo 9:9: "Il Signore è un rifugio per gli oppressi, un rifugio in tempi di difficoltà". Questo verso parla della protezione di Dio a coloro che sono oppressi e stanno vivendo momenti difficili, che è una delle principali preoccupazioni del salmista nel Salmo 56.

Salmo 27:1: "Il Signore è la mia luce e la mia salvezza - chi dovrei temere? Il Signore è la fortezza della mia vita - di chi dovrei avere paura?" In questo versetto, il salmista parla della sua fiducia in Dio come sua salvezza e fortezza, che è un tema costante nel Salmo 56.

Salmo 118:6: "Il Signore è con me, non ho paura; cosa può rendermi un essere umano?" Questo verso esprime la fiducia del salmista in Dio e la sua sicurezza per sapere che è con lui, anche davanti ai suoi nemici.

Salmo 140:12: "So che il Signore difenderà i diritti dei poveri e gli interessi dei bisognosi". Questo verso parla della fiducia del salmista che Dio difenderà i poveri e i bisognosi, che si riferiscono alla preoccupazione del salmista nel Salmo 56 per essere protetta dai suoi nemici.

Salmo 146:7: "Difende gli oppressi e nutre gli affamati. Il Signore libera i prigionieri." In questo versetto, il salmista parla della giustizia di Dio per difendere gli oppressi e liberare i prigionieri, che si riferiscono alla loro ricerca di protezione e liberazione nel Salmo 56.