Salmi, 77

5. Tengo aperte le mie palpebre, sono turbato e taccio.

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Il Salmo 77 è un salmo di lamento, in cui il salmista esprime la sua sofferenza e consolazione in Dio. Mette in discussione Dio sul suo silenzio davanti alle sue afflizioni e ricorda le meravigliose opere che Dio ha fatto in passato a favore del suo popolo. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati nel Salmo 77, in ordine di vicinanza al capitolo:

Salmo 22:2: "Dio, mio ​​Dio, perché mi hai abbandonato? Perché ti allunghi dal mio aiuto e dalle parole dei miei malati?" Come il salmista del Salmo 77, il Salmismista del Salmo 22 esprime il suo dolore e mette in discussione la ragione dell'apparente abbandono di Dio.

Salmo 13:1-2: "Per quanto tempo, Signore? Mi dimenticherai per sempre? Fino a quando ti nasconde il viso? Per quanto tempo mi consulto con la mia anima, avendo la tristezza nel mio cuore ogni giorno? Il mio nemico si esalterà Me? " Il Salmo del Salmo 13 si sente anche abbandonato da Dio e si chiede quanto tempo dovrà sopportare la sofferenza.

Salmo 44:23-24: "Sveglia! Perché dormi, Signore? Sveglia! Non rifiutarci per sempre. Perché ti nascondi la faccia e dimentichi la nostra miseria e l'oppressione?" Il Salmo del Salmo 44 chiama Dio per svegliarsi e non abbandonarli nel mezzo della sofferenza.

Salmo 66:5: "Vieni, e guarda le opere di Dio; è tremante nelle sue azioni verso i figli degli uomini". Il Salmo del Salmo 77 ricorda anche le meravigliose opere di Dio in passato, e questo versetto del Salmo 66 invita tutti a contemplare le opere di Dio.

Salmo 86:7: "Ti invisco il giorno della mia angoscia, perché mi rispondi." Questo verso di Salmo 86 esprime la fiducia del salmista in cui Dio risponderà al suo grido, così come il Salmo del Salmo 77 si aspetta di trovare conforto in Dio.