Proverbi, 8

13. Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia, l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa.

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Il capitolo 8 di Proverbi è una poesia che celebra la saggezza come un attributo divino che esisteva dall'inizio della creazione. Descrive la saggezza come una guida affidabile e preziosa a coloro che la cercano, offrendo discernimento, conoscenza e prudenza. I seguenti versi sono stati scelti per la loro rilevanza per gli argomenti trattati in questo capitolo:

Colossesi 2:3: "In lui sono nascosti tutti i tesori della saggezza e della conoscenza". Questo verso evidenzia l'importanza di cercare saggezza in Dio e di trovare un tesoro prezioso e prezioso in esso.

Proverbi 1:7: "La paura del Signore è il principio della conoscenza, ma la follia disprezza la saggezza e la disciplina". Questo verso sottolinea che la saggezza inizia con una riverente paura di Dio e che coloro che ignorano la saggezza stanno rischiando un percorso di sciocchezza e follia.

1 Corinzi 1:30: "È alla sua iniziativa che sei in Cristo Gesù, che è diventato saggezza da Dio a noi, giustizia, santificazione e redenzione". Questo versetto sottolinea che Gesù Cristo è l'incarnazione della saggezza divina e che coloro che lo seguono stanno ricevendo la saggezza di Dio alla propria vita.

Proverbi 3:13-14: "Quanto è felice l'uomo che trova saggezza, l'uomo che ottiene comprensione, poiché la saggezza è più redditizio dell'argento e produce più dell'oro". Questo verso rafforza il messaggio centrale di Proverbi 8, sottolineando che la saggezza è un tesoro prezioso che supera di gran lunga la ricchezza materiale.

Giacomo 1:5: "Se qualcuno di voi ha una mancanza di saggezza, chiedilo a Dio, che dà tutta liberamente, buona volontà; e sarà concesso." Questo verso mette in evidenza la disponibilità di saggezza divina per tutti coloro che la cercano con un cuore sincero e umile, promettendo che Dio le concederà generosamente a coloro che le chiedono.