Salmi, 50

15. invocami nel giorno della sventura: ti salverò e tu mi darai gloria».

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Il Salmo 50 è un salmo che parla della giustizia divina e della necessità di offrire veri sacrifici al Signore. Il Salmo inizia con la dichiarazione che Dio, il Signore, chiama la terra dalla nascita al tramonto e che viene a giudicare il suo popolo. Quindi, vengono menzionati i sacrifici che il popolo offerto a Dio viene menzionato e Dio attira l'attenzione sul fatto che non ha bisogno di questi sacrifici, ma di cuore sinceramente e offre perdono a coloro che lo cercano per la verità.

1 Re 8:23: "E disse:" Signore, Dio di Israele, non c'è Dio come te in cielo sopra o nella terra sottostante, tu mantieni la vostra alleanza d'amore con i tuoi servitori che ti adorano con tutto il tuo cuore. " Questo verso parla dell'amore di Dio per coloro che lo adorano con tutto il suo cuore.

Salmo 51:16-17: "Perché non ti elimini nei sacrifici; altrimenti li porterei; negli olocausto non ti piacciono. Non disprezzerai. " Questo verso si riferisce all'idea del Salmo 50 secondo cui Dio non ha bisogno dei sacrifici, ma di cuori sinceri e pentiti.

Isaia 1:11: "Cosa si preoccupa il gran numero dei suoi sacrifici?" Dice il Signore. "Sono già stufo degli olocatti di pecore e grassi degli steer grassi. Non ho piacere nel sangue di tori, agnelli e agnelli di capre. " Questo verso rafforza l'idea che Dio non abbia bisogno dei sacrifici, ma di cuori veramente dedicati a lui.

Osea 6:6: "Perché voglio amore, non sacrifici; conoscenza di Dio invece dell'Olocausto". Questo verso si riferisce all'idea del Salmo 50 che il Signore non ha bisogno dei sacrifici, ma di cuori sinceri e amorevoli.

Geremia 7:22: "Perché quando li ho presi dall'Egitto, non ho parlato con loro né ho dato loro ordini sull'offerta e sui sacrifici bruciati". Questo verso rafforza l'idea che i sacrifici non siano l'essenza della relazione con Dio, ma un'espressione esterna della comunione con lui.