Salmi, 88

3. Giunga al tuo cospetto la mia preghiera; tendi il tuo orecchio al mio lamento.

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Il Salmo 88 è un triste salmo, in cui il salmista esprime la sua angoscia e la sua disperazione davanti a Dio. Chiede aiuto e salvezza, ma si sente come se Dio lo abbia abbandonato. I seguenti versetti affrontano temi simili di sofferenza e angoscia, nonché la ricerca dell'aiuto e della presenza di Dio.

Isaia 41:10: "Non temere, perché sono con te; non perseguitare te stesso, perché io sono il tuo Dio; ti rafforzo e ti aiuto e ti sostengo con la mia fedele mano destra." Questo verso parla della presenza di Dio e del suo potere di aiutare e rafforzare coloro che si fidano di lui. Questo può portare conforto a coloro che stanno attraversando momenti difficili, come il salmista nel Salmo 88.

Salmo 34:18: "Vicino al Signore di coloro che hanno un cuore spezzato e salvano il contrito dello Spirito". Questo verso parla di come Dio sia vicino a coloro che soffrono e hanno un cuore spezzato. È in grado di portare salvezza e conforto a coloro che chiedono aiuto, come il salmista nel Salmo 88.

2 Corinzi 1:3-4: "Beato il Dio e il Padre di nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle Miserie e il Dio di tutta la consolazione, che ci conforta in tutta la nostra tribolazione, in modo che possiamo anche confortare coloro che sono anche in qualche tribolazione, con la consolazione con cui noi stessi siamo confortati da Dio ". Questo verso parla di come Dio può usare la tribolazione e la sofferenza per insegnarci a confortare e aiutare gli altri che stanno vivendo difficoltà simili. Il Salmo Salmo 88 può trovare conforto per sapere che la tua esperienza di sofferenza può essere utilizzata per aiutare gli altri in futuro.

Salmo 42:5: "Perché sei massacrato, o mia anima? E perché sei disturbato dentro di me? Aspetta in Dio, perché ti loderò ancora per la salvezza in tua presenza." Questo verso incoraggia il salmista a fidarsi di Dio e ad aspettare la sua salvezza. Potrebbe trovare conforto per sapere che Dio è ancora in grado di salvarlo, nonostante la sua situazione attuale.

Romani 8:38-39: "Perché non sono sicuro che né la morte, né la vita, né gli angeli, i principali, né le cose future, né i potestes, l'altezza, né la profondità, né qualsiasi altra creatura può separarci dall'amore di Dio, Chi è in Cristo Gesù, nostro Signore ". Questo verso parla della certezza dell'amore di Dio e di come nulla può separarci. Questo può portare conforto e speranza a coloro che soffrono, sapendo che Dio li ama ancora ed è con loro, anche nel mezzo del dolore e della sofferenza.