Cronache 2, 18

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Giòsafat, che aveva ricchezza e gloria in abbondanza, si imparentò con Acab.

2 Dopo alcuni anni scese da Acab a Samaria; Acab uccise per lui e per la gente del suo seguito pecore e buoi in quantità e lo persuase ad attaccare con lui Ramot di Gàlaad.

3 Acab, re d'Israele, disse a Giòsafat, re di Giuda: "Verresti con me contro Ramot di Gàlaad?". Gli rispose: "Conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo; sarò con te in battaglia".

4 Giòsafat disse al re d'Israele: "Consulta, per favore, oggi stesso la parola del Signore".

5 Il re d'Israele radunò i profeti, quattrocento persone, e domandò loro: "Dobbiamo andare contro Ramot di Gàlaad o devo rinunciare?". Risposero: "Attacca; Dio la metterà in mano al re".

6 Giòsafat disse: "Non c'è qui ancora un profeta del Signore da consultare?".

7 Il re d'Israele rispose a Giòsafat: "C'è ancora un uomo, per consultare tramite lui il Signore, ma io lo detesto perché non mi profetizza il bene, ma sempre il male: è Michea, figlio di Imla". Giòsafat disse: "Il re non parli così".

8 Il re d'Israele, chiamato un cortigiano, gli ordinò: "Convoca subito Michea, figlio di Imla!".

9 Il re d'Israele e Giòsafat, re di Giuda, sedevano ognuno sul suo trono, vestiti dei loro mantelli, nello spiazzo all'ingresso della porta di Samaria; tutti i profeti profetizzavano davanti a loro.

10 Sedecìa, figlio di Chenaanà, che si era fatto corna di ferro, affermava: "Così dice il Signore: "Con queste cozzerai contro gli Aramei sino a finirli"".

11 Tutti i profeti profetizzavano allo stesso modo: "Assali Ramot di Gàlaad, avrai successo. Il Signore la metterà in mano al re".

12 Il messaggero, che era andato a chiamare Michea, gli disse: "Ecco, le parole dei profeti concordano sul successo del re; ora la tua parola sia come quella degli altri: preannuncia il successo".

13 Michea rispose: "Per la vita del Signore, annuncerò quanto il mio Dio mi dirà".

14 Si presentò al re, che gli domandò: "Michea, dobbiamo andare in guerra contro Ramot di Gàlaad o rinunciare?". Gli rispose: "Attaccàtela, avrete successo; i suoi abitanti saranno messi nelle vostre mani".

15 Il re gli disse: "Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi altro se non la verità nel nome del Signore?".

16 Egli disse: "Vedo tutti gli Israeliti vagare sui monti come pecore che non hanno pastore. Il Signore dice: "Questi non hanno padrone; ognuno torni a casa sua in pace!"".

17 Il re d'Israele disse a Giòsafat: "Non te l'avevo detto che costui non mi profetizza il bene, ma solo il male?".

18 Michea disse: "Perciò, ascoltate la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l'esercito del cielo stava alla sua destra e alla sua sinistra.

19 Il Signore domandò: "Chi ingannerà Acab, re d'Israele, perché salga contro Ramot di Gàlaad e vi perisca?". Chi rispose in un modo e chi in un altro.

20 Si fece avanti uno spirito che, presentatosi al Signore, disse: "Lo ingannerò io". "Come?", gli domandò il Signore.

21 Rispose: "Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti". Gli disse: "Lo ingannerai; certo riuscirai: va' e fa' così".

22 Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di questi tuoi profeti, ma il Signore a tuo riguardo parla di sciagura".

23 Allora Sedecìa, figlio di Chenaanà, si avvicinò e percosse Michea sulla guancia dicendo: "Per quale via lo spirito del Signore è passato da me per parlare a te?".

24 Michea rispose: "Ecco, lo vedrai nel giorno in cui passerai di stanza in stanza per nasconderti".

25 Il re d'Israele disse: "Prendete Michea e conducetelo da Amon, governatore della città, e da Ioas, figlio del re.

26 Direte loro: "Così dice il re: Mettete costui in prigione e nutritelo con il minimo di pane e di acqua finché tornerò in pace"".

27 Michea disse: "Se davvero tornerai in pace, il Signore non ha parlato per mezzo mio". E aggiunse: "Popoli tutti, ascoltate!".

28 Il re d'Israele marciò, insieme con Giòsafat, re di Giuda, contro Ramot di Gàlaad.

29 Il re d'Israele disse a Giòsafat: "Io per combattere mi travestirò. Tu resta con i tuoi abiti". Il re d'Israele si travestì ed entrarono in battaglia.

30 Il re di Aram aveva ordinato ai comandanti dei suoi carri: "Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma unicamente contro il re d'Israele".

31 Appena videro Giòsafat, i comandanti dei carri dissero: "Quello è il re d'Israele!". Lo circondarono per combattere. Giòsafat lanciò un grido e il Signore gli venne in aiuto e Dio li allontanò dalla sua persona.

32 I comandanti dei carri si accorsero che non era il re d'Israele e si allontanarono da lui.

33 Ma un uomo tese a caso l'arco e colpì il re d'Israele fra le maglie dell'armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: "Gira, portami fuori dalla mischia, perché sono ferito".

34 La battaglia infuriò in quel giorno; il re d'Israele stette sul carro di fronte agli Aramei sino alla sera e morì al tramonto del sole.




Versículos relacionados com Cronache 2, 18:

2 Cronache 18 racconta la storia del re Jehoshaphat di Giuda, che unisce in un'alleanza con il re Achab de Israele per combattere i siriani. Prima della battaglia, nomina i suoi profeti che gli danno una risposta favorevole, ma Jehoshaphat chiede a un profeta di Dio di essere consultato e Micaiah viene portato a dare la sua opinione. Proghesie di Micaia che la battaglia sarà una sconfitta per loro e verrà arrestata per questo. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti affrontati in 2 Cronache 18, in ordine di somiglianza:

1 Re 22:14: "Ma Micaiah disse: 'Giuro al Signore che ciò che il Signore mi dice, parlerò." Questo verso mette in evidenza il coraggio di Micaiah di dire la verità, anche se si traduce in una punizione. Si rifiuta di dire ciò che la gente vuole ascoltare e dire solo la verità che Dio gli rivela.

Proverbi 12:19: "Il vero labbro è fermo per sempre, ma il linguaggio bugiardo, solo per un momento". Questo verso sottolinea l'importanza della vera onestà e discorso piuttosto che bugie che possono essere temporaneamente piacevoli ma finiscono per danneggiare.

Matteo 7:15-16: "Fai attenzione ai falsi profeti. Vengono da te vestiti di pecore, ma dentro stanno divorando i lupi. Li riconoscerai per i loro frutti. È possibile raccogliere uve di spine o fichi di erba?" Questo verso avverte della presenza di falsi profeti, che possono parlare in sicurezza e sembrano essere brave persone, ma che non hanno la verità di Dio.

Giovanni 14:6: "Gesù rispose: 'Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene dal Padre, tranne me.'" Questo verso evidenzia l'importanza di seguire la verità che si trova in Gesù Cristo piuttosto che fare affidamento sulle bugie e le illusioni che il mondo può offrire.

Efesini 6:14: "Sii fermo, indossando tutta l'armatura di Dio, in modo che possano essere fermi contro le insidie ​​del diavolo." Questo verso incoraggia i cristiani a vestirsi con l'armatura di Dio in modo che possano essere fermi e forti di fronte alle bugie e alle tentazioni del diavolo.





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